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Contraccezione ormonale: i criteri di scelta

Contraccezione ormonale: i criteri di scelta

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Contraccezione ormonale: i criteri di scelta
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23/09/2007

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

A cura di: Angela Pederiva

Sintesi dell'intervista e punti chiave

La contraccezione è un’esigenza che, nel corso della vita, una donna responsabile e sessualmente attiva dovrebbe sempre prendere in considerazione. Con obiettivi diversi a seconda dell’età e delle condizioni di salute. Che cosa sono, in particolare, i contraccettivi ormonali? E’ vero che sono tutti uguali? Come scegliere il metodo più adatto?
Le tre caratteristiche principali che un contraccettivo deve possedere sono l’efficacia (capacità di prevenire con certezza le gravidanze indesiderate), la sicurezza (assenza di effetti collaterali) e la reversibilità (possibilità di tornare fertili quando si interrompa l’assunzione). Altri importanti requisiti sono la capacità di interagire positivamente con la salute della donna e la scelta fra vie di somministrazione differenti. Sulla base di questi criteri, i metodi più efficaci oggi disponibili sono i contraccettivi ormonali (pillola, cerotto transdermico, anello vaginale) e la spirale intrauterina. In questa intervista concentriamo l’attenzione sui contraccettivi ormonali e analizziamo:
- la composizione: pillola, cerotto e anello contengono due ormoni, l’etinilestradiolo e il progestinico. Del primo può variare solo il dosaggio (da 15 a 30 microgrammi), del secondo anche le caratteristiche ormonali e metaboliche che consentono di scegliere il contraccettivo più adatto alle esigenze cosmetiche e di salute della singola donna;
- la funzione dell’etinilestradiolo: si tratta di un ormone simile agli estrogeni naturali, ma il gruppo etinilico con cui è arricchito lo rende capace di inibire, a livello di ipotalamo, la sintesi degli ormoni che stimolano l’ovulazione;
- la funzione del progestinico: è un ormone artificiale che inibisce l’ovulazione e agisce sulla salute complessiva dell’organismo. Può infatti avere, a seconda delle caratteristiche biochimiche, una funzione antiandrogenica (utile alle donne con un eccesso di testosterone che provochi acne, ipertricosi, irsutismo, seborrea e caduta dei capelli), androgenica (indicata per le donne che, con la pillola, accusino un appannamento del desiderio) o neutra;
- le diverse variabili della scelta: il dosaggio dell’etinilestradiolo dipende essenzialmente dal peso corporeo, mentre la scelta del progestinico è in funzione delle esigenze di salute ed estetiche della donna. Inoltre si può optare fra diversi tipi di somministrazione, in base alle preferenze soggettive: la piccola “classica” va presa ogni giorno per tre settimane al mese; il cerotto va applicato una volta la settimana, sempre per tre settimane; l’anello va inserito una sola volta al mese, sempre con una settimana di pausa. E’ evidente che il buon impatto sulla salute e sull’aspetto fisico, e la possibilità di scegliere l’assunzione più adatta al proprio stile di vita migliorano la soddisfazione e quindi la continuità d’uso al di là dell’efficacia del contraccettivo, che pure resta il requisito principale;
- l’accettabilità dei metodi contraccettivi naturali, basati sul calcolo del momento dell’ovulazione e sulla conseguente astinenza nei giorni fertili, in rapporto alle caratteristiche della donna e della coppia (età, stabilità, regolarità del ciclo, maturità personale e sessuale, valori etici, possibilità psicologica e materiale di portare a termine un’eventuale gravidanza imprevista).

Parole chiave:
Contraccezione ormonale

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