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Verginità femminile: dono prezioso o valore superato? Per una "prima volta" consapevole e sicura

Verginità femminile: dono prezioso o valore superato? Per una "prima volta" consapevole e sicura

14/02/2010

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

A cura di: Umberto Martinengo, Radio SBS (Melbourne, Australia)

Sintesi dell'intervista e punti chiave

«La verginità? E’ il dono più prezioso che una donna possa fare al proprio uomo e quindi, alle mie figlie, raccomanderei che non la regalino con leggerezza». Lo ha affermato Tony Abbott, ex seminarista, cattolico osservante, capo del Liberal Party of Australia e attuale Leader dell’Opposizione all’Australian House of Representatives, un’istituzione analoga alla nostra Camera dei Deputati, nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale femminile “Women’s Weekly”. La frase ha suscitato la reazione sdegnata di donne di tutte le età, ma anche molti consensi, soprattutto tra i padri di famiglia.
Il deputato australiano ha ragione o torto? La verginità femminile può ancora essere un valore, o è solo il retaggio di una cultura superata, che legava la dignità della donna alla sua integrità fisica? Quale valore assume un parere personale, quando viene espresso sui media da un personaggio politico? Come si può trasmettere alle proprie figlie, e ai propri figli, un messaggio realmente educativo in ambito sessuale? Come li si può aiutare a fare della “prima volta” un momento davvero indimenticabile, senza rischi o traumi?
Nel corso del dibattito, la professoressa Graziottin ha illustrato in particolare:
- come la prima volta sia un fondamentale momento di passaggio nella vita;
- i dati italiani sulla crescente precocità sessuale delle ragazzine;
- i veri rischi a cui vanno incontro molte adolescenti: concepimenti indesiderati, malattie sessualmente trasmesse, l’amarezza per un’esperienza precoce, frettolosa, deludente, quando non traumatica;
- come questi rischi siano tanto più alti quanto più la ragazza è giovane e maggiore è il divario di età con il partner;
- le conseguenze, a volte gravissime, delle infezioni da Chlamydia e Papillomavirus;
- come questo e altri dibattiti pubblici possano, in positivo, offrire lo spunto per ripensare il valore della prima volta, così da proporla ai giovani come un atto scelto e responsabile, e non subìto per mero conformismo.

Dibattito trasmesso il 6 febbraio 2010 da “Lo Scandaglio”, programma di Radio SBS (Melbourne, Australia), prodotto e presentato da Umberto Martinengo. Executive producer: Marco Lucchi.

Partecipanti:
- Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano, e Professore a.c. presso la Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Firenze;
- Arianna Censi, ex Consigliere alle Politiche di Genere della Provincia di Milano;
- Gabriella Coslovich, giornalista, The Age, Melbourne;
- Anna Moore, ex direttore dei Servizi Sociali del Comune di Port Phillip, Melbourne;
- James Panichi, giornalista, ABC Radio National, Melbourne.

Parole chiave:
Adolescenti e giovani Etica e bioetica Prima volta Verginità

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