Vaginiti e cistiti recidivanti: un nuovo modo di combatterle - Parte 2: La strategie dell'Escherichia coli

La settimana scorsa abbiamo spiegato cos’è e come agisce un biofilm patogeno, e abbiamo visto come nel caso delle vaginiti recidivanti ci si trovi di fronte a un biofilm extracellulare. Questa settimana esaminiamo il biofilm intracellulare che dà origine alle cistiti recidivanti e allo stato di infiammazione cronica che causa poi, a livello sintomatico, la sindrome della vescica dolorosa. In questi casi, il germe – un ceppo specifico di Escherichia Coli – è come un “terrorista” nascosto fra le mura domestiche: le normali difese immunitarie e gli antibiotici non sono sufficienti a debellarlo.
Come fa l’Escherichia coli a formare il biofilm patogeno intracellulare? Dove lo costruisce? Quali sono le conseguenze di questa infezione cronica?
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- quale ceppo di Escherichia coli è capace di costruire il biofilm;
- che cosa fa questo batterio quando attacca la vescica;
- come la penetrazione all’interno dell’urotelio consenta al germe di sviluppare una comunità batterica intracellulare;
- i sintomi dell’infiammazione cronica della parete vescicale: dolore gravativo sovrapubico; bruciore e senso di peso al riempimento vescicale; bruciore e dolore minzionale (spesso con ulteriore peggioramento dopo il rapporto sessuale);
- perché l’esame delle urine può dare, in questi casi, esito negativo;
- quale processo biologico è in corso quando l’esame, invece, è positivo;
- che cosa si può dedurre dalla tipizzazione del germe;
- come le possibilità di successo nei confronti dell’infezione dipendano dalla possibilità di modificare il terreno su cui il germe si muove e si sviluppa.

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