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Eiaculazione precoce: un problema sottovalutato – Parte 3: Età di insorgenza

Eiaculazione precoce: un problema sottovalutato – Parte 3: Età di insorgenza

28/02/2019

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

In genere si pensa che l’eiaculazione precoce sia un problema tipico dei giovani: trattandosi infatti di un disturbo che ha una base genetica, si suppone che esso debba necessariamente manifestarsi sin dal primo rapporto o dal primo atto di autoerotismo. In realtà esiste un secondo fattore scatenante che può intervenire più avanti negli anni.
In questo video la professoressa Graziottin illustra:
- la differenza fra eiaculazione primaria, o lifelong, e secondaria, o acquisita;
- come la genetica spieghi l’80 per cento dei casi di eiaculazione precoce;
- come il restante 20 per cento sia invece correlato a un disturbo erettivo emergente dopo i 40-50 anni;
- perché l’uomo colpito da un disturbo dell’erezione tende ad essere anche un eiaculatore precoce;
- come in questi casi la diagnosi differenziale e la terapia debbano orientarsi a curare innanzitutto il deficit erettivo, di cui la precocità è un sintomo secondario.

Per gentile concessione di M.D. webtv

Parole chiave:
Disturbi dell'erezione / Disfunzione erettile Disturbi sessuali maschili Eiaculazione precoce Sessualità maschile

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