Sintesi dell'intervista e punti chiave
In questa intervista illustriamo:
- come un sonno adeguato per quantità e qualità possa combattere l’aumento degli ormoni dello stress (cortisolo e adrenalina), stimolati dagli impegni quotidiani e responsabili di un maggior bisogno di cibi ad alto contenuto energetico. Viceversa, se il sonno non è sufficiente, scatta il bisogno di mille spuntini fuori orario, per “tirarsi su”, con ovvie conseguenze sulla linea;
- la tendenza degli ormoni dello stress ad aumentare in particolare il bisogno di cioccolato: questo dà una sensazione temporanea di ricarica, ma l’aumento acuto del glucosio scatena un immediato contropicco di insulina. Questa, da un lato, abbassa bruscamente la glicemia rinnovando rapidamente il bisogno di dolci e, dall’altro, facilita la trasformazione dello zucchero in grasso;
- l’influsso del sonno sui livelli di due sostanze neurochimiche di segno opposto: la leptina, che deprime l’appetito, e la ghrelina, che invece lo stimola. Quando il sonno si riduce, la leptina cala e la ghrelina aumenta: si ha più fame e si cercano cibi più energetici. Se invece ogni notte si riesce a riposare per almeno otto ore, la leptina riprende il sopravvento e si mangia di meno;
- l’influenza positiva che il riposo esercita non solo sul buonumore, ma anche sulla bellezza, perché migliora i tratti del viso e l’espressione di relax generale: al punto che in molti centri benessere si stanno diffondendo aree dedicate al sonno dopo il massaggio;
- la necessità di recuperare, per chi non può permettersi vacanze costose, almeno una mezz’ora in più di riposo ogni notte. Questo è molto importante soprattutto per i bambini e gli adolescenti, che invece vanno a dormire sempre più tardi con il risultato di perdere smalto e concentrazione;
- l’importanza di cenare presto, con cibi leggeri e soprattutto pochissimo alcol. Questo produce infatti un effetto “paradosso”: subito fa dormire, perché agisce sul cervello come un narcotico, ma poi induce un sonno superficiale e di scarsa qualità;
- alcune piccole “liturgie” da mettere in atto prima di andare a dormire;
- l’opportunità, se si ha un bambino, di dedicargli ogni sera un po’ di tempo per una fiaba o due chiacchiere insieme: una piccola attenzione che consente al piccolo di superare la paura della notte, e che rilassa anche i genitori.
Parole chiave:
Alimentazione e dieta
Peso corporeo
Salute femminile
Sonno e disturbi del sonno