Contraccezione: le opzioni giuste dopo i 40 anni

In una donna di quarant’anni e oltre, che desideri arrivare alla menopausa in piena salute, la contraccezione ormonale può essere un’alleata straordinaria per affrontare al meglio i primi segnali di esaurimento ovarico: sintomi poco appariscenti, ma a volte molto precoci e che indicano come qualcosa di fondamentale stia lentamente cambiando nell’organismo e nei suoi equilibri.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- quali sintomi possono apparire anche 6-8 anni prima dell’ultimo ciclo: alterazioni del sonno, lievi vampate, sudorazioni notturne, una maggiore irritabilità premestruale, indolenzimento articolare e muscolare, gonfiore addominale, aumento di peso;
- come l’accumulo di grasso bianco viscerale accresca il rischio di ipertensione, malattie cardiovascolari e tumori;
- il ruolo della disbiosi intestinale nell’accumulo di gas e nel conseguente aumento del girovita, talvolta in tempi molto brevi;
- il principale obiettivo di una strategia contraccettiva intelligente: eliminare le fluttuazioni ormonali correlate al progressivo esaurimento ovarico, e ridare all’organismo livelli plasmatici costanti di estrogeni e progesterone;
- perché in questa fascia di età l’estradiolo valerato è da preferire agli estrogeni sintetici;
- i due progestinici che, abbinati all’estradiolo, garantiscono un apporto ormonale equilibrato: dienogest e nomegestrolo acetato;
- gli ulteriori benefici di un regime di somministrazione esteso, con soli 2 o 4 giorni di pausa rispetto ai classici 7;
- perché, in caso di invecchiamento genitale e scarsa lubrificazione, è opportuno somministrare anche testosterone di origine vegetale in pomata, da applicare localmente dopo il consenso scritto della paziente;
- che cosa sono, in particolare, i corpi cavernosi femminili, da cui dipendono in larga misura l’eccitazione genitale e la qualità dell’orgasmo;
- come queste terapie diano il meglio solo se accompagnate da stili di vita sani.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone