Contraccezione: che cos’è il doppio olandese

La seconda parte dell’inverno, con il progressivo aumento delle ore di luce, ci porta già una prima aria di primavera: il pensiero corre alla bella stagione, e agli amori che essa porta sovente con sé. E’ quindi giusto parlare ancora una volta di contraccezione: un tema a cui dedicheremo una serie di 9 video. Oggi iniziamo con il cosiddetto “doppio olandese”: una particolare visione affermatasi sin dagli anni Novanta, secondo la quale ciascuno dei due partner deve assumersi il suo 50% di responsabilità per una prevenzione davvero sicura delle gravidanze indesiderate.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come, secondo il metodo del doppio olandese, l’uomo debba usare il profilattico sin dall’inizio del rapporto e in ogni tipo di rapporto;
- i due effetti di questa prescrizione: un primo livello di contraccezione e una protezione molto efficace contro le malattie a trasmissione sessuale;
- perché la donna deve insistere sull’importanza del profilattico, senza ammettere eccezioni, anche quando lui oppone resistenza;
- perché c’è il rischio che in un rapporto non protetto la donna possa contrarre più infezioni contemporaneamente;
- un esempio di duplice contagio che per lei può comportare gravi conseguenze sul piano della salute e della fertilità;
- come anche la donna, però, debba fare la sua parte, scegliendo con il ginecologo di fiducia un contraccettivo ormonale adatto alle sue necessità;
- i cinque parametri fondamentali da tenere presente al momento della scelta: tipo di estrogeno (sintetico o naturale) e suo dosaggio; via di somministrazione (pillola, cerotto transdermico, anello vaginale); regime (per esempio, 21 giorni di principio attivo e 7 di pausa, oppure 24 e 4, o ancora “in continua”, ossia senza interruzioni); il tipo di progestinico, in funzione di eventuali esigenze di salute o estetiche.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone