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Menopausa – Parte 6: i disturbi a carico dell'apparato urinario

Menopausa – Parte 6: i disturbi a carico dell'apparato urinario

18/05/2017

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

E’ imbarazzante parlarne, ma le donne più attente alla salute del loro corpo se ne accorgono: la menopausa danneggia anche l’apparato urinario, con conseguenze sul piano funzionale e vulnerabilità alle cistiti. E’ importante non tenere per sé questo tipo di problema, ma rivolgersi tempestivamente al medico di fiducia non appena compaiono i primi sintomi. Solo così le figure specialistiche coinvolte – il ginecologo, l’urologo, la fisioterapista – potranno mettere a punto una terapia tempestiva ed efficace, scongiurando un’evoluzione patologica mortificante per la donna.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- perché la continenza è così importante nella vita personale e sociale mentre, al contrario, chi soffre di incontinenza tende a isolarsi e a cadere vittima della depressione;
- come, in particolare, l’incontinenza urinaria o fecale sia la prima causa di istituzionalizzazione degli anziani;
- come la soluzione a questo tipo di problema non possa essere un palliativo umiliante come il pannolone, ma un approccio medico moderno e interdisciplinare;
- i sintomi che devono allertare la donna in menopausa su un possibile stato di sofferenza dell’apparato urinario: nicturia, frequenza minzionale diurna, incontinenza da urgenza, incontinenza da sforzo;
- il ruolo del parto vaginale nel predisporre all’incontinenza da sforzo, spesso dopo un semplice colpo di tosse, uno starnuto, una risata o uno sforzo fisico;
- che cosa sono i biofilm patogeni e in che modo attaccano l’urotelio della vescica, provocando cistiti caratterizzate da dolore e senso di pesantezza, e che resistono all’attacco degli antibiotici e del sistema immunitario;
- le strategie per scongiurare lo spettro dell’incontinenza: terapia ormonale sostitutiva, per via sistemica o locale; riabilitazione fisioterapica mirata a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico;
- come gli estrogeni e il testosterone, in particolare, potenzino il controllo sulla minzione calmando la reattività della vescica, migliorando la tenuta dell’uretra e predisponendo il pavimento pelvico a rispondere in modo ottimale alla fisioterapia;
- perché nelle donne che non hanno avuto figli, o non li hanno avuti per via vaginale, la fisioterapia deve invece mirare a rilassare i muscoli del pavimento pelvico;
- perché anche discipline come lo yoga e il pilates devono essere personalizzate sulle reali esigenze di salute della donna.

Per gentile concessione di Medicina e Informazione WebTv

Parole chiave:
Biofilm patogeni Cistite Disturbi urinari Fisioterapia / Osteopatia Incontinenza Menopausa e premenopausa Terapia ormonale sostitutiva Vescica

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