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Terapia dell'insonnia cronica: una nuova categoria di farmaci

Terapia dell'insonnia cronica: una nuova categoria di farmaci

18/11/2025

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano
Focus Salute, format televisivo sviluppato in collaborazione con Alessandra Graziottin

Sintesi del video e punti chiave

Il primo rimedio all’insonnia sono una respirazione profonda e una corretta igiene del sonno: coricarsi sempre alla stessa ora; esporsi alla luce naturale durante il giorno e tenere la camera al buio durante la notte, eliminando cellulari e altri dispositivi digitali; dormire in un ambiente silenzioso e rilassante; evitare alcol, fumo, caffè e pasti abbondanti la sera; fare attività fisica all’aria aperta la mattina. Se tutto ciò non basta e l’insonnia si cronicizza, si può fare ricorso a una nuova generazione di farmaci che regolano il livello dell’orexina, un neurotrasmettitore prodotto nel cervello, assicurando un sonno riposante e una vita diurna tonificata e lucida.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
  • i benefici del sonno sul cervello e le funzioni mentali;
  • perché l’insonnia deve essere considerata una patologia delle 24 ore, e non solo notturna;
  • le conseguenze cognitive ed emotive della carenza di sonno;
  • le due forme di orexina (A e B), e l’azione che esse svolgono sul ritmo sonno-veglia, sul tono muscolare, sulle funzioni cardiovascolari, ma anche sulla percezione del dolore, sulla risposta allo stress e sul livello di motivazione con cui si affronta la giornata;
  • che cosa accade se i livelli di orexina sono troppo bassi o troppo alti;
  • che cos’è, in particolare, la narcolessia e perché si tratta di un disturbo molto pericoloso;
  • le caratteristiche di funzionamento dei DORA (Dual Orexin Receptor Antagonists), una nuova categoria di farmaci anti-insonnia;
  • l’azione, i dosaggi, le controindicazioni e gli effetti collaterali del daridorexant, un DORA recentemente approvato negli Stati Uniti e in Europa;
  • come la transizione dai sonniferi tradizionali al daridorexant debba avvenire sotto controllo medico, tenendo presenti le caratteristiche cliniche, le patologie concomitanti, l’età e il tipo di insonnia dei e delle pazienti;
  • perché, d’intesa con il neurologo italo-statunitense Liborio Parrino, si può affermare che il daridorexant rispetta il “trenino del sonno”.

Video sviluppato in collaborazione con la Fondazione Alessandra Graziottin Onlus
Per gentile concessione di Italpress Agenzia di stampa

Parole chiave:
Daridorexant Farmaci / Controindicazioni Farmaci / Effetti collaterali Orexina Sonno e disturbi del sonno

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