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Familiarità per il diabete: la genetica non è un destino

Familiarità per il diabete: la genetica non è un destino

14/04/2022

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

Molte donne parlano della familiarità per il diabete come di un fatto assodato, con cui non si può venire a patti. Ma la genetica non è un destino ineluttabile: il dato cromosomico indica una vulnerabilità, che però può essere attenuata con una rigorosa prevenzione e, soprattutto, stili di vita sani. La familiarità va quindi indagata in sede di anamnesi non per prenderne atto passivamente, ma proprio per stabilire che cosa si può fare, sin dai primi anni di vita, per contrastarne gli effetti.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come un’accurata anamnesi familiare sia la prima “medicina” di precisione, una mappa della salute che evidenzia punti di forza e punti di potenziale debolezza;
- alcuni esempi di patologie familiari, correlate al diabete, che devono indurre a una decisa assunzione di responsabilità verso la propria salute;
- perché un progetto di longevità in salute non può prescindere da un coordinato gioco di squadra fra medici, pazienti e familiari;
- alcune indicazioni per prevenire, sin da bambini, l’insorgenza del diabete: alimentazione sana, movimento fisico quotidiano;
- come “usare” il corpo ogni giorno consenta, in particolare, di tenere sotto controllo il peso, scaricare in modo sano le emozioni negative, migliorare l’umore, non mangiare in modo compensatorio, sentirsi sani a livello biologico e psicologico.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone

Parole chiave:
Alimentazione e dieta Anamnesi Diabete Genetica e fattori genetici Rapporto medico-paziente Sport e movimento fisico

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