Un saluto sorridente, di primo mattino, è un raggio di sole che penetra innanzitutto nel nostro cuore, e poi nel cuore della persona che incontriamo. In un mondo sempre più concitato, e attraversato da eventi drammatici, la gentilezza arricchisce le nostre giornate e lenisce la malinconia e la preoccupazione che spesso le contraddistinguono per i tanti problemi della vita quotidiana. Non è solo questione di buon senso e di psicologia: gli effetti emotivi della cortesia hanno anche solide basi biologiche che è bene conoscere per stare tutti meglio. Nella prima parte di questa intervista, la professoressa Graziottin illustra: - come un sorriso sincero attivi in modo profondo i neuroni e i muscoli del viso, rallentando il respiro e modificando in senso positivo tutta la biochimica del nostro corpo; - il ruolo specifico del sistema neurovegetativo nella modulazione delle sensazioni di benessere e di malessere che ci accompagnano in ogni istante; - come le moderne tecnologie, e soprattutto i social network, non impediscano necessariamente un’interazione cortese, ma di certo impoveriscano la complessità dei nostri segnali, che viaggiano attraverso tre sensi principali: vista, udito e olfatto; - che cosa sono i feromoni e in che modo veicolano le emozioni olfattive, le più inconsce e ancestrali; - come un saluto gentile trasmetta feromoni acquietanti, mettendo nella migliore disposizione d’animo il nostro interlocutore.
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico.