Atrofia vulvo-vaginale in menopausa: fisiopatologia, sintomi e terapia – Parte 2
Intervista alla Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano
Intervista rilasciata in occasione della conferenza stampa su "Atrofia vulvovaginale e sindrome genito-urinaria della menopausa: la parola ai tessuti", Milano, 2 dicembre 2015
Atrofia vulvo-vaginale in menopausa: fisiopatologia, sintomi e terapia – Parte 2
Sintesi dell'intervista e punti chiave
La settimana scorsa abbiamo visto che cos’è l’atrofia vulvo-vaginale e qual è il suo sintomo principale: la secchezza vaginale. Oggi analizziamo gli altri sintomi e l’impatto che il disturbo ha sulla relazione di coppia. Nella seconda parte di questa intervista, la professoressa Graziottin illustra: - come la secchezza vaginale determini innanzitutto dolore alla penetrazione; - le conseguenze, in termini di bruciore vulvare, dei tentativi ripetuti di avere un rapporto in assenza di lubrificazione; - i danni a carico della vescica e dell’uretra: bruciore alla minzione e cistiti post coitali, ossia 24-72 ore dopo il rapporto; - come questi disturbi, a lungo andare, provochino nella donna il rifiuto di ogni intimità, sino all’evitamento sessuale; - perché la secchezza vaginale della donna ha un effetto dirompente anche sul partner; - come l’importanza di prendersi cura della sessualità in menopausa derivi anche dalla lunga speranza di vita che la donna ha di fronte a sé dopo la fine dell’età fertile.
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico.