Mauro S. (Milano)
In linea di principio, ci sono due grandi tematiche che si possono affrontare sull’argomento della “prima volta”: gli aspetti emotivi, da un lato, e quelli fisici, dall’altro. Non che siano temi a compartimenti stagni, però: la contraccezione, per esempio, riguarda certamente la sfera biologica, ma presuppone un senso di responsabilità verso se stessi e gli altri che scaturisce innanzitutto dal livello di maturazione psicologica e relazionale. Il mio consiglio è quindi quello di non perdere mai di vista l’unicità della persona, concetto d’altra parte a voi ben chiaro quando affermate, con piena ragione, che il primo rapporto coinvolgerà tutto l’essere di Valentina: corpo, cuore e anima.
Quanto conta la qualità delle emozioni nel primo rapporto?
Che cosa ci dicono gli studi statistici sul vissuto emotivo delle ragazze?
Altri dati ci dicono poi che l’orgasmo durante il primo rapporto completo è raggiunto da meno del 15 per cento delle giovani. Per un altro 25-30 per cento di loro l’esperienza non è stata “né bella né brutta”. Per ben il 25 per cento, la prima volta rappresenta una vera e propria delusione, soprattutto in relazione alle aspettative suscitate dai media o dai racconti delle amiche. Solo il 40 per cento delle adolescenti vive bene la prima volta, indipendentemente dal piacere fisico, per la felicità di un momento di intimità completa e desiderata.
Tutto questo ci dice che, se far l’amore per la prima volta è oggi più facile di ieri, non è però detto che questa esperienza sia più stimolante o più soddisfacente che in passato.
Come può succedere, a quell'età, di non provare proprio niente?
Quali indicazioni possiamo trarre, dalle cose dette finora, per impostare il dialogo con Valentina?
In secondo luogo, è importantissimo ricordare che alcol e droghe espongono non di rado al rischio di trovarsi costrette a un passo prematuro, o esposte a una vera e propria violenza. Queste sostanze, quindi, vanno sempre evitate, e non solo per comprensibili ragioni di salute generale.
Infine, dato che si può restare incinte anche la prima volta, è essenziale affrontare il tema di una contraccezione sicura – magari con le pillole di ultima generazione, leggerissime – così da vivere quei momenti al riparo da concepimenti indesiderati, e quindi con la mente e il cuore più liberi di assaporare in profondità ogni singolo istante. Senza dimenticare, però, che la contraccezione è una responsabilità anche del ragazzo, perché il profilattico è il solo sistema – va detto con chiarezza – che possa proteggere la ragazza dalle malattie sessualmente trasmesse.
Nostra figlia, però, dice che tanti suoi amici si vantano di non usare un bel niente...
Da questo punto di vista, quale messaggio è bene passare a Valentina?
Un ultimo consiglio. Per rafforzare i vostri messaggi, incoraggiate Valentina a documentarsi anche su Internet: una ricerca fatta bene, su siti seri e affidabili, può aumentare le sue conoscenze “tecniche”, ma anche aiutarla a trovare conferme indipendenti e autorevoli alle vostre affettuose parole. Due esempi: sul mio sito, che voi stessi così cortesemente apprezzate, ci sono molti articoli capaci di parlare con semplicità anche ai giovani di oggi; e il portale “Scegli tu”, della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, sta cambiando davvero le cose in tema di educazione contraccettiva, con linguaggi innovativi, link a YouTube, tanta realtà virtuale, ma anche con una sostanza d’informazione garantita da un comitato scientifico medico di alto profilo.
Link correlati:Scegli Tu (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia)
Adolescenti e giovani Educazione sessuale e contraccettiva Verginità