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Dopo la gravidanza: il diabete gestazionale danneggia la funzione sessuale

30/01/2025

Dopo la gravidanza: il diabete gestazionale danneggia la funzione sessuale
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Maghalian M, Mirghafourvand M.
Impact of gestational diabetes mellitus on women's sexual function: a systematic review and meta-analysis
BMC Endocr Disord. 2024 Nov 15;24(1):245. doi: 10.1186/s12902-024-01781-4. PMID: 39543559; PMCID: PMC11566885

Raccogliere e sintetizzare sistematicamente le evidenze disponibili sulle correlazioni fra diabete mellito gestazionale e disfunzioni sessuali nella donna: è questo l’obiettivo della review sistematica e meta-analisi condotta da due ricercatrici iraniane, Mahsa Maghalian e Mojgan Mirghafourvand, rispettivamente del Dipartimento di Ostetricia e del Centro di ricerca sui determinanti sociali della salute presso l’Università di Scienze Mediche di Tabriz.
Il diabete mellito gestazionale (DMG) è una complicanza diffusa della gravidanza, con effetti avversi ben noti sulla salute materna e fetale. Tuttavia, i risultati sinora raggiunti nello studio del suo impatto sulla funzione sessuale femminile non sono del tutto coerenti fra loro e non esisteva, prima di questo studio, una revisione completa della letteratura sull’argomento.
Il processo di ricerca sistematica ha prodotto un totale di 370 studi selezionati su Cochrane Library, Scopus, PubMed, Web of Science, SID e Google Scholar. L’analisi finale ha incluso 6 lavori. La qualità degli studi trasversali e caso-controllo è stata misurata tramite la scala Newcastle-Ottawa. Le evidenze sono state valutate tramite il framework “Grading of Recommendations, Assessment, Development, and Evaluations” (GRADE).
I risultati della meta-analisi hanno rivelato che, rispetto ai controlli, le donne con GDM avevano punteggi totali significativamente più bassi per:
  • funzione sessuale complessiva (differenza media standardizzata - 1,80; 95% CI, da -3,44 a -0,15, p = 0,03);
  • desiderio sessuale (SMD - 5,14; 95% CI da -8,14 a -2,14, p < 0,001);
  • eccitazione centrale (SMD - 0,58; 95% CI da -0,95 a -0,21, p = 0,002);
  • lubrificazione genitale (SMD -0,41; 95% CI da -0,59 a -0,22, p < 0,001);
  • soddisfazione (SMD - 3,82; 95% CI da -6,08 a -1,57, p < 0,001).
Le cause alla base delle difficoltà sessuali sperimentate dalle donne con diabete, compreso il DMG, sono complesse e sfaccettate. Un percorso critico riguarda l’accumulo di prodotti finali di glicazione avanzata (advanced glycation end products, AGEs) negli organi riproduttivi. L’iperglicemia porta alla formazione non enzimatica di AGEs, che possono compromettere direttamente la struttura e la funzione delle gonadi, dei tessuti erettili e di altri tessuti riproduttivi.
E’ stato inoltre dimostrato che gli AGE interferiscono con i normali “signaling pathway” che regolano l’eccitazione e la risposta sessuale, oltre a irrigidire la vascolarizzazione volta a favorire la lubrificazione e la congestione.
Inoltre, la presenza di AGE induce stress ossidativo e infiammazione, che possono influenzare negativamente le dimensioni neurali, vascolari e ormonali della funzione sessuale.

AGEs: cosa sono, come si formano, perché sono pericolosi per la salute

I prodotti finali della glicazione avanzata sono un gruppo eterogeneo di macromolecole dannose. Si formano attraverso vari percorsi: ad esempio, possono originare da una reazione chimica (nota come reazione di Maillard) fra zuccheri e amminoacidi o altre molecole biologiche dotate di gruppi amminici liberi (per esempio, alcuni lipidi e acidi nucleici). Tale processo è chiamato glicazione non enzimatica, e pregiudica il funzionamento di biomolecole importanti per la salute cellulare.
Gli eventi che portano alla formazione degli AGEs richiedono tempo, ma provocano la formazione di aggregati pressoché indistruttibili. La reazione di Maillard comprende una serie di eventi con cinetica lenta, che portano alla costituzione di aggregati nei quali zuccheri riducenti come il glucosio, il galattosio o il fruttosio reagiscono con aminoacidi presenti nelle proteine o in altre strutture biologiche. A questo punto, tali complessi subiscono una serie di processi (come ossidazione, riduzione e idratazione) che li rendono stabili e particolarmente reattivi. In tal modo, accumulandosi sia sulla superficie esterna delle cellule che nell’ambiente intracellulare, possono interagire con le strutture della matrice extracellulare e delle cellule stesse, formando legami che danneggiano la normale funzionalità dei tessuti.

Parole chiave:
Diabete gestazionale Disturbi sessuali femminili Gravidanza

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