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Bibite zuccherate e rischio di diabete gestazionale: uno studio spagnolo

19/03/2017

Bibite zuccherate e rischio di diabete gestazionale: uno studio spagnolo
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Commento a:
Donazar-Ezcurra M, Lopez-Del Burgo C, Martinez-Gonzalez MA, Basterra-Gortari FJ, de Irala J, Bes-Rastrollo M.
Soft drink consumption and gestational diabetes risk in the SUN project
Clin Nutr. 2017 Feb 20. pii: S0261-5614(17)30055-9. doi: 10.1016/j.clnu.2017.02.005. [Epub ahead of print]

Valutare l’impatto del consumo di bibite zuccherate sul rischio di diabete mellito gestazionale: è questo l’obiettivo dello studio di M. Donazar-Ezcurra e collaboratori, del Dipartimento di Medicina preventiva e salute pubblica dell’Università di Navarra a Pamplona, Spagna.
La prevalenza del diabete mellito gestazionale è in aumento a livello mondiale. L’unico studio che ha finora analizzato il consumo di soft drink come fattore di rischio è lo statunitense Nurses' Health Study II. L’iniziativa dei ricercatori spagnoli si inserisce nel contesto del progetto “Seguimiento Universidad de Navarra” (SUN), condotto su 3396 donne che abbiano avuto almeno una gravidanza fra dicembre 1999 e marzo 2012.
Il consumo di bibite è stato accertato con un questionario articolato in 136 domande sulle abitudini alimentari. Sono state studiati due tipi di bevande:
- quelle zuccherate (sugar-sweetened soft drink, SSSD);
- quelle dietetiche (diet soft drink, DSD).
Il consumo è stato a sua volta catalogato in quattro categorie:
- assente o raro (<1 bibita al mese);
- basso (1-3 al mese);
- intermedio (>3 al mese and ≤1 alla settimana);
- elevato (≥2 alla settimana).
Nel periodo di follow-up, sono stati accertati 172 casi di diabete gestazionale.
I dati raccolti sono stati corretti per età, indice di massa corporea alla baseline, storia familiare di diabete, abitudini di fumo, introito calorico totale, attività fisica, parità, consumo di fast food, aderenza a modelli di dieta mediterranea, assunzione di alcol, gravidanze multiple, disturbi cardiovascolari e ipertensione alla baseline, introito di fibre, diete speciali.
Questi, in sintesi, i risultati:
- il consumo di bibite zuccherate (SSSD) è risultato significativamente associato a un maggior rischio di diabete gestazionale con un OR di 2.03 (95% CI: 1.25-3.31) e 1.67 (95% CI: 1.01-2.77) rispettivamente per il consumo elevato e intermedio;
- il consumo di bibite dietetiche (DSD), invece, non è associato a una maggiore incidenza di diabete gestazionale (OR: 0.82; 95% CI: 0.52-1.31).
Lo studio conferma l’importanza di educare adolescenti e giovani a un’alimentazione corretta, per prevenire i rischi legati non solo alla salute generale, ma anche a un periodo delicato come la gravidanza.
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