Fibromi uterini: le terapie più efficaci

Le terapie dei fibromi uterini possono essere suddivise in tre gruppi: cure farmacologiche, radiologia interventistica, chirurgia. La scelta, oltre che dai sintomi come il dolore e il sanguinamento, dipende dalle dimensioni, dalla posizione e dalla velocità di crescita del fibroma.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:

• come le terapie farmacologiche includano: i rimedi di prima scelta per ridurre il dolore (antinfiammatori non steroidei) e le emorragie (acido tranexamico); i contraccettivi ormonali (se il fibroma è piccolo); gli analoghi e gli antagonisti del GnRH (se il fibroma cresce velocemente e provoca forti perdite di sangue); il ferro e l’acido folico (per l’anemia sideropenica indotta dai cicli abbondanti);
• che cosa si intende per farmaco “add-back”;
• le caratteristiche delle procedure di radiologia interventistica: embolizzazione delle arterie uterine; ablazione con radiofrequenza; ablazione con ultrasuoni focalizzati ad alta intensità;
• le opzioni chirurgiche: miomectomia isteroscopica, miomectomia laparoscopica o laparotomica, isterectomia;
• in quali casi un fibroma può dare sintomi acuti e richiedere un ricovero d’urgenza;
• perché un sanguinamento in menopausa richiede sempre un’immediata e accurata valutazione clinica;
• il ruolo delle cellule adipose nell’evoluzione delle patologie proliferative dell’endometrio;
• i benefici del dispositivo intrauterino al levonorgestrel;
• perché, nei primi due anni di assunzione, la terapia ormonale sostitutiva per la menopausa può favorire una crescita dei fibromi.

Video sviluppato in collaborazione con la Fondazione Alessandra Graziottin Onlus
Per gentile concessione di Italpress Agenzia di stampa