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Imene: che cosa accade quando è compiacente

Imene: che cosa accade quando è compiacente
20/07/2022

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

«Facendomi coraggio, le chiedo una cosa successa in gioventù, a 16 anni, poiché la mia dolce metà ci è tornata su più volte. Un giorno di primavera mia madre prospettò di andare in bicicletta da conoscenti che ci avevano invitato in campagna a cogliere ciliegie. Non le dico, già a metà strada, quanto male avessi, procurato dallo sfregamento della sella, nel posto intimo. Quando arrivammo a casa, con mia madre constatammo le mutandine rosse e gonfiore nella parte delicata. La mamma mi fece fare una visita per vedere se avessi perso la verginità. Il medico ci assicurò che tutto era a posto. Non ho mai avuto alcun rapporto prima di sposarmi. Però la prima notte di matrimonio non c’è stato alcun segno sulle lenzuola. Forse per tranquillizzarci il medico non ci disse il vero, che il sellino della bicicletta aveva rovinato l’integrità dell'imene? Anche se anziana, vorrei mettere sotto il naso al mio consorte la sua autorevole risposta...».
MGN
La tranquillizzo subito, gentile signora. Il sellino della bicicletta può causare un’irritazione meccanica da sfregamento della vulva, ossia dei genitali esterni, con una vulvite irritativa, se è ruvido o se la distanza percorsa è elevata, su strade sconnesse. Le microabrasioni provocano rossore, gonfiore, calore, dolore: tutti i segni dell’infiammazione che lei ha sentito. Se accentuate, possono associarsi a minime perdite di sangue, originate dalla cute lesa. L’imene tuttavia resta intatto, ben protetto per la posizione un po’ più interna in cui si trova.
Questo frammento di mucosa è un residuo embrionale. E’ diventato strategico in tutte le culture perché chiude parzialmente verso l’esterno il canale vaginale. Deriva dalla linea di fusione della vagina, quando nell’embrione è ancora un tubo solido, con i genitali esterni, le strutture “cloacali”. Queste daranno origine alla vulva, i genitali femminili esterni, e al vestibolo vulvare, anticamera della vagina. L’imene si trova quindi un po’ arretrato, all’interno, come una porticina elastica protetta dalla vulva, e separa il vestibolo vulvare, che gli sta davanti, dalla vagina propriamente detta, che gli sta dietro, all’interno. Ha la forma di una ciambellina irregolare, con bordo esterno adeso alla parete vaginale e il bordo interno libero per il passaggio del sangue mestruale anche nella ragazza vergine. Poiché è un residuo embrionale, può avere composizione, consistenza e rigidità molto diverse tra una donna e l’altra. Se sottile e ricco di fibre elastiche, nel primo rapporto può allargarsi senza perdite di sangue, come nel suo caso: un cosiddetto imene “compiacente”. All’opposto, quando è spesso e rigido, può richiedere l’incisione chirurgica per essere aperto (imenotomia).
L’ho rasserenata? E grazie per questo racconto che profuma di vita antica, quando si andava felici a ciliegie in campagna.

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