- Indice:
- Introduzione
- Quando il vomito diventa eccessivo in gravidanza?
- Quante donne lamentano questi sintomi?
- Quali fattori predispongono al vomito soprattutto nel primo trimestre?
- Quali meccanismi fisiopatologici predispongono all'iperemesi?
- Quali sono i criteri per una diagnosi accurata?
- Quando il vomito in gravidanza diventa preoccupante?
- Quando è saggio cercare aiuto?
- Come curare nausea e vomito in gravidanza?
- Come prevedere l'evoluzione del disturbo
- Conclusioni
- Approfondimenti specialistici
Introduzione
Quando il vomito diventa eccessivo in gravidanza?
Quante donne lamentano questi sintomi?
Quali fattori predispongono al vomito soprattutto nel primo trimestre?
Sono più a rischio di soffrire di iperemesi le pazienti che prima della gravidanza soffrivano di nausea scatenata da:
- farmaci a base di estrogeni (per esempio, la pillola);
- movimento (mal d’auto);
- episodi di emicrania.
Durante la gravidanza, nausea e vomito sono più frequentemente associati a:
- gravidanze gemellari;
- mancata assunzione di folati durante le prime settimane di gravidanza o nel periodo periconcezionale;
- reflusso gastrico.
Quali meccanismi fisiopatologici predispongono all'iperemesi?
1) fattori psicologici: l’iperemesi sembrerebbe essere il risultato di un disordine di somatizzazione o una risposta allo stress. Si manifesta inoltre più facilmente nelle donne che provano un sentimento di ambivalenza (desiderio e paura, conflitti interiori) nei confronti della gravidanza (Buckwalter JG e Simpson SW, 2002);
2) cambiamenti ormonali: sembrano essere implicati gli elevati livelli di estrogeni e progesterone. Essendo responsabili del rilassamento della muscolatura liscia gastrointestinale e del rallentamento del transito del cibo, possono alterare lo svuotamento gastrico facilitando la sensazione di nausea (Lagiou P et al, 2003);
3) alterazioni della motilità gastrointestinale: lo sfintere esofageo inferiore tende a rilassarsi in gravidanza, aumentando il fenomeno del reflusso gastro-esofageo (Brzana RJ e Koch KL, 1997);
4) gastrite per infezione da Helicobacter Pilori (Mansour GM and Nashaat EH, 2011).
Quali sono i criteri per una diagnosi accurata?
La sintomatologia può manifestarsi fino al terzo trimestre in un 15-20% dei casi e fino al parto in un 5%.
Nonostante la nausea in gravidanza venga spesso definita come “nausea mattutina”, i sintomi possono manifestarsi in qualsiasi momento della giornata (Goodwin TM, 2008).
Quando il vomito in gravidanza diventa preoccupante?
- il vomito persistente è accompagnato dalla perdita del 5% del peso pregravidico, o
- la donna vomita più di tre volte al giorno e ha perso almeno 3 chilogrammi dall’inizio della gravidanza.
Spesso queste forme più gravi si accompagnano a ipotensione ortostatica (pressione bassa, vertigini o perdita di coscienza all’assunzione della posizione eretta), anomalie riscontrabili negli esami ematochimici, ipersalivazione e segni di disidratazione, e sovente necessitano di un ricovero ospedaliero.
Quando è saggio cercare aiuto?
E’ importante invece rivolgersi al proprio medico curante in caso di:
- segni di disidratazione: urine scarse, scure, o vertigini in posizione eretta;
- vomito ripetuto durante il giorno, specialmente se con sangue;
- dolore o crampi addominali;
- impossibilità ad alimentarsi o idratarsi per 12 ore consecutive;
- perdita di 2,5-3 chilogrammi dall’inizio della gravidanza.
Come curare nausea e vomito in gravidanza?
Il primo passo della terapia è il cambiamento di alcune abitudini alimentari e l’adozione di nuovi stili di vita:
- cambiamenti dietetici: evitare il digiuno; provare a mangiare appena si sente lo stimolo della fame, in modo da evitare di tenere lo stomaco vuoto; mangiare più volte al giorno piccoli pasti ricchi di proteine e carboidrati, e poveri di lipidi; idratarsi con bevande fresche e acide, come la limonata, in piccole quantità alla volta, fra un pasto e l’altro (Bischoff SC e Renzer C, 2006);
- evitare tutto ciò che scatena la sensazione di nausea: odori e sapori forti, cibi speziati, stanze poco arieggiate, calore e umidità, rumore, luci forti, movimento, esercizio eccessivo, alimentazione ricca di zuccheri e grasso.
Nei casi lievi o moderati, il vomito può essere attenuato con:
- agopuntura o acupressione (braccialetti anti nausea);
- ipnosi;
- zenzero, da aggiungere alle pietanze o in supplementi in gocce o compresse;
- piridossina (vitamina B6).
Per i casi più severi sono disponibili numerosi prodotti anti-vomito. Sarà il medico curante a prescrivere il farmaco (o l’associazione di farmaci) più adatto per la singola paziente.
Come prevedere l'evoluzione del disturbo
Le donne che hanno sofferto di iperemesi gravidica in una pregressa gravidanza sono a rischio (nel 15-20% dei casi) di soffrirne nuovamente a una gravidanza successiva (Lee NM e Saha S, 2011).
Conclusioni
E’ possibile ridurli modificando l’alimentazione, come sopra indicato, e gli stili di vita. Il medico curante valuterà quando prescrivere trattamenti farmacologici specifici.
Il ricovero in ospedale è raro ed è limitato ai casi con disidratazione grave o marcata perdita di peso, situazioni per le quali sono necessari approfondimenti diagnostici particolari e cure più complesse.
Approfondimenti specialistici
Bischoff SC, Renzer C. Nausea and nutrition. Auton Neurosci. 2006;129:22.
Brzana RJ, Koch KL. Gastroesophageal reflux disease presenting with intractable nausea. Ann Intern Med 1997;126:704.
Buckwalter JG, Simpson SW. Psychological factors in the etiology and treatment of severe nausea and vomiting in pregnancy. Am J Obstet Gynecol 2002; 186:S210.
Czeizel AE, Dudas I, Fritz G, et al. The effect of periconceptional multivitamin-mineral supplementation on vertigo, nausea and vomiting in the first trimester of pregnancy. Arch Gynecol Obstet 1992; 251:181.
Emelianova S, Mazzotta P, Einarson A, Koren G. Prevalence and severity of nausea and vomiting of pregnancy and effect of vitamin supplementation. Clin Invest Med 1999; 22:106.
Gill SK, Maltepe C, Koren G. The effect of heartburn and acid reflux on the severity of nausea and vomiting of pregnancy. Can J Gastroenterol 2009; 23:270.
Goodwin TM. Hyperemesis gravidarum. Obstet Gynecol Clin North Am 2008; 35:401.
Heinrichs L. Linking olfaction with nausea and vomiting of pregnancy, recurrent abortion, hyperemesis gravidarum, and migraine headache. Am J Obstet Gynecol 2002; 186:S215.
Hou JL, Wan XR, Xiang Y, et al. Changes of clinical features in hydatidiform mole: analysis of 113 cases. J Reprod Med 2008; 53:629.
Lacasse A, Rey E, Ferreira E, et al. Nausea and vomiting of pregnancy: what about quality of life? BJOG 2008; 115:1484.
Lagiou P, Tamimi R, Mucci LA, et al. Nausea and vomiting in pregnancy in relation to prolactin, estrogens, and progesterone: a prospective study. Obstet Gynecol 2003; 101:639.
Lee NM, Saha S. Nausea and vomiting of pregnancy. Gastroenterol Clin North Am 2011; 40:309.
Mansour GM, Nashaat EH. Role of Helicobacter pylori in the pathogenesis of hyperemesis gravidarum. Arch Gynecol Obstet 2011; 284:843.
Matthews A, Haas DM, O'Mathúna DP, et al. Interventions for nausea and vomiting in early pregnancy. Cochrane Database Syst Rev 2014; 3:CD007575.
Vikanes A, Skjaerven R, Grjibovski AM, et al. Recurrence of hyperemesis gravidarum across generations: population based cohort study. BMJ 2010; 340:c2050.
Parole chiave:
Alimentazione e dieta
Gravidanza
Nausea e vomito