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Depressione post parto: il ruolo preventivo degli omega-3

04/07/2021

Depressione post parto: il ruolo preventivo degli omega-3
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Nagayasu Y, Fujita D, Daimon A, Nunode M, Sawada M, Sano T, Ohmichi M.
Possible prevention of post-partum depression by intake of omega-3 polyunsaturated fatty acids and its relationship with interleukin 6
J Obstet Gynaecol Res. 2021 Apr;47(4):1371-1379. doi: 10.1111/jog.14592. Epub 2021 Feb 15

Valutare i benefici degli acidi grassi polinsaturi omega-3 nella prevenzione della depressione post parto, e se i livelli di interleuchina 6 sono coinvolti in questo effetto: è questo l’obiettivo dello studio di Yoko Nagayasu e collaboratori, del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia presso il Medical College di Osaka, Giappone.
Gli omega-3 sono acidi grassi presenti principalmente nei pesci che vivono in acque fredde e salate, come lo sgombro, il merluzzo, il pesce spada, il tonno, la sardina e l’aringa. Altre fonti sono i cereali, le noci e i legumi. Sono identificati dalle sigle EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico).
Gli omega-3:
- abbassano i trigliceridi;
- riducono la pressione arteriosa;
- hanno una funziona antinfiammatoria;
- proteggono l’endotelio, migliorano la circolazione venosa e favoriscono l’elasticità dei capillari;
- prevengono l’aterosclerosi, fluidificano il plasma e riducono l’aggregazione piastrinica;
- nel feto e nel bambino, consentono lo sviluppo nervoso e degli occhi;
- prevengono i disagi cognitivi lievi in tarda età;
- combattono la depressione.
I ricercatori hanno misurato i livelli di EPA, il rapporto acido arachidonico (AA)/EPA e i livelli di interleuchina 6 in 80 donne in gravidanza singola durante il primo e il secondo trimestre, e dopo il parto. Le partecipanti hanno compilato anche un questionario sulle loro abitudini alimentari, mentre la depressione post parto è stata misurata con la Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS). I dati raccolti, in particolare, sono stati posti in correlazione con la quantità di pesce introdotta nella dieta.
Questi, in sintesi, i risultati:
- la quantità di pesce consumata settimanalmente correla significativamente con i livelli di EPA nel secondo trimestre e nel post parto, e con il rapporto AA/EPA nel secondo trimestre;
- non si rilevano invece correlazioni con i livelli di interleuchina 6;
- un modesto introito di omega-3 correla con un maggior rischio di depressione post parto;
- per contro, un’alimentazione ricca di pesce protegge da questo tipo di disturbo.
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