Violenza contro le donne e aggressività sociale: le radici, i rimedi - Parte 1

Gli episodi di violenza contro le donne sono in aumento così come la brutalità dei maltrattamenti, che non di rado sfociano nel femminicidio. Ma va riconosciuto che anche in passato molte donne vivevano in una realtà di abuso quotidiano, senza nemmeno la possibilità di denunciare. Oggi se ne parla di più, ci sono più tutele, e si registra quindi anche una più acuta percezione del fenomeno.
Nella prima parte di questa intervista, la professoressa Graziottin illustra:
- come la violenza verso le donne affondi le radici in un più generale aumento dell’aggressività interpersonale, ben visibile su media e social, e in una minore educazione al controllo degli impulsi, indispensabile per la convivenza civile;
- la progressiva banalizzazione dell’importanza di educare innanzitutto alla correttezza delle parole e dei gesti, che invece dovrebbero essere impeccabili per non sfociare in azioni distruttive;
- l’importanza di lavorare sulla proprietà del linguaggio, sul tono della voce e persino sul respiro, per poter comunicare in modo costruttivo;
- come, viceversa, uno stile violento e offensivo renda inefficace anche una tesi giusta;
- la necessità di iniziare questa rivoluzione della gentilezza a partire da sé stessi e dai propri comportamenti, evitando proclami generici e universalistici che non sortiscono alcun risultato.

Per gentile concessione di Radio Gamma 5