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Sindrome premestruale: che cosa la provoca, come si manifesta

Sindrome premestruale: che cosa la provoca, come si manifesta

12/05/2025

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano
Focus Salute, format televisivo sviluppato in collaborazione con Alessandra Graziottin

Sintesi del video e punti chiave

Tensione al seno e un inspiegabile aumento di peso. Forti sbalzi d’umore e improvvisi accessi di aggressività. Sonno disturbato e un appetito incontrollabile. Se questi sintomi si manifestano nella settimana prima del ciclo, e si risolvono con l’arrivo delle mestruazioni, ci troviamo di fronte alla sindrome premestruale, un disturbo che colpisce il 47.8 per cento delle donne, quasi una su due.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
  • che cosa si intende per “fase luteale” del ciclo, e perché si chiama così;
  • in che modo i livelli di estrogeni e progesterone variano nel corso del mese, e che cosa accade se la loro produzione è squilibrata o presenta fluttuazioni eccessive;
  • come la costanza dei livelli di estrogeni abbia un effetto antinfiammatorio, mentre le fluttuazioni eccessive sono pro-infiammatorie;
  • i tre gruppi di sintomi correlati alla sindrome premestruale: fisici (cefalea, seno teso e dolente, gonfiore addominale, difficoltà digestive, alterazioni dell’alvo), emotivi (irritabilità, ansia, depressione) e comportamentali (forte aggressività in famiglia e sul lavoro);
  • i principali fattori che, a cascata, provocano tali sintomi a partire dagli squilibri ormonali e dallo stress;
  • che cos’è il “negativity bias”, e perché tende a destabilizzare le relazioni interpersonali;
  • i quattro dipartimenti del cervello interessati dalla sindrome: neurovegetativo, emotivo-affettivo, cognitivo, motorio;
  • come viene definita la forma più grave del disturbo, e quale aspetto clinico consente di distinguerla con sicurezza dalle altre forme di depressione maggiore;
  • perché l’eccesso di prolattina provoca gonfiore e tensione al seno;
  • come l’insofferenza verso tutto e tutti, originata dallo squilibrio ormonale, possa essere alimentata anche da una predisposizione genetica;
  • l’utilità pre-diagnostica di un diario mensile volto a registrare le fasi di crisi e la loro intensità;
  • come la terapia parta dalla stabilizzazione delle fluttuazioni ormonali e dei livelli dei neurotrasmettitori che contribuiscono alla calma e al benessere (serotonina, acido gamma-amminobutirrico, o GABA, endorfine);
  • perché, se non si normalizza il quadro ormonale, la situazione peggiora sempre di più;
  • perché, in ogni caso, non ha senso fare appello alla “buona volontà” rispetto all’obiettivo di riconquistare calma e lucidità;
  • l’importanza di una stretta collaborazione fra ginecologo e psichiatra per definire una terapia multimodale efficace nel tempo.

Video sviluppato in collaborazione con la Fondazione Alessandra Graziottin Onlus
Per gentile concessione di Italpress Agenzia di stampa

Parole chiave:
Ciclo, mestruazioni e disturbi mestruali Estrogeni Progesterone e progestinici Prolattina Sindrome premestruale

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