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Papillomavirus: modalità d'azione, impatto sulla salute, strategie di difesa

Papillomavirus: modalità d'azione, impatto sulla salute, strategie di difesa

25/11/2024

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano
Focus Salute, format televisivo Italpress sviluppato in collaborazione con Alessandra Graziottin

Sintesi del video e punti chiave

La famiglia dei papillomavirus (HPV) è composta da oltre 400 ceppi. Di questi, un centinaio è stato completamente studiato sotto il profilo genetico. Alcuni di essi possono provocare lesioni benigne, come i condilomi genitali; altri, più pericolosi, possono predisporre a diverse forme di tumore. Poiché la trasmissione del virus avviene attraverso i rapporti sessuali non protetti, la prima forma di prevenzione è costituita dall’uso del profilattico in ogni tipo di rapporto, sin dall’inizio del rapporto. La seconda strategia è rappresentata dal vaccino nonavalente, che protegge da 9 ceppi principali e, per via indiretta, da altri simili ad essi.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- che cosa si intende per “genotipizzazione”;
- la differenza tra ceppi a basso rischio (come HPV 6 e 11) e ceppi ad alto rischio (come HPV 16 e 18);
- da quali parti è composto il virus: capside e DNA;
- perché il papillomavirus può essere definito un vero e proprio “bio-hacker” che attacca le cellule e ne compromette il normale funzionamento;
- attraverso quali eventi, in particolare, il virus induce le cellule a produrre innumerevoli copie del virus stesso;
- i principali siti che possono essere colpiti: vulva, vagina, collo dell’utero, bocca, ano e anche vescica, ancor più nelle fumatrici perché le sostanze cancerogene contenute nel fumo potenziano il rischio oncogeno dei ceppi di papillomavirus ad alto rischio;
- gli accertamenti da fare in presenza di segni che suggeriscano la presenza di una lesione;
- perché, nonostante la sua pericolosità, l’infezione tende ad essere sottovalutata;
- perché è opportuno che, dopo un’infezione ad alto rischio, la donna si sottoponga a regolari visite di controllo;
- in che misura percentuale i tumori di cervice, vagina, vulva, ano, pene e distretto testa-collo possono essere ricondotti all’HPV;
- i fattori che modulano l’aggressività del virus a parità di altre condizioni;
- come il vaccino possa essere somministrato a qualsiasi età, e anche se si è già contratta l’infezione;
- perché la virulenza dell’HPV può aumentare durante la gravidanza;
- che cosa sono le lesioni HSIL, e come vanno affrontate;
- perché la presenza di condilomi deve suggerire un approfondimento diagnostico volto ad accertare anche la presenza di ceppi oncogeni.

Video sviluppato in collaborazione con la Fondazione Alessandra Graziottin Onlus
Per gentile concessione di Italpress Agenzia di stampa

Parole chiave:
Cancro del collo dell'utero Condilomi genitali Malattie sessualmente trasmesse Papillomavirus Profilattico Vaccino anti HPV

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