Gravidanza: i messaggi d'amore che il piccolo scrive alla sua mamma

Durante la gestazione, la “cameretta” in cui il feto cresce e si sviluppa – ossia l’utero della mamma – non è un’ambiente isolato dal mondo. Oltre ai segnali biochimici provenienti dal corpo che lo avvolge, il piccolo è in grado di udire, sin dal quinto-sesto mese, le voci, la musica e purtroppo anche le grida e le aggressioni verbali che risuonano intorno a lui. Ma da pochi anni conosciamo una realtà biologica del tutto inaspettata e ancor più sorprendente: il feto stesso “pronuncia” dolci parole d’amore, sotto forma di cellule primordiali che raggiungono il cervello della donna condizionandone l’attaccamento al figlio, o alla figlia, che verrà.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- le tre principali forme di attaccamento che una donna può sviluppare nei nove mesi dell’attesa: sicuro, ansioso, evitante;
- come fino a pochi anni fa si pensasse che, durante la gestazione, l’attaccamento procedesse solo dalla madre verso il piccolo, e fosse determinato quasi esclusivamente da fattori di ordine psicologico;
- che cosa sappiamo oggi sulla migrazione di cellule staminali fetali verso il lobo limbico materno, e sulla loro successiva trasformazione in cellule nervose che sostituiscono un numero equivalente di neuroni materni sottoposti a un processo di atrofia geneticamente determinata;
- come, secondo recenti studi internazionali, l’estensione di questa trasformazione correli con l’intensità e la qualità dell’attaccamento della donna per il suo bambino, in un dialogo incrociato mirabile e commovente;
- l’importanza di non perturbare questa silenziosa conversazione con comportamenti e stili di vita inappropriati;
- perché una passeggiata di primo mattino, all’aria aperta, giova non solo alla salute della mamma ma anche al corretto sviluppo del feto;
- Cuna sua recente pubblicazione, curata con il dottor Mario Valerio Tartagni, proprio sulle cellule d’amore con cui il piccolo “scrive” i suoi primi messaggi affettuosi alla donna che lo darà alla luce.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone