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Fertility Day: i contenuti da trasmettere – Parte 1

Fertility Day: i contenuti da trasmettere – Parte 1

06/10/2016

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

A cura di: Andrea Lupoli

Sintesi dell'intervista e punti chiave

La campagna informativa sulla vulnerabilità della fertilità umana, lanciata dal Ministero della Salute in occasione del recente “Fertility Day”, ha scatenato molte polemiche. In effetti, a fronte di intenzioni condivisibili, i contenuti e il linguaggio utilizzato non hanno permesso di veicolare alcuni messaggi che sarebbero stati di grande utilità per le donne e gli uomini alla ricerca di un figlio.
Nella prima parte di questa intervista, la professoressa Graziottin illustra:
- come l’Italia detenga il record mondiale per l’età media più alta al primo figlio e per le prime gravidanze oltre i 40 anni;
- la crescita esponenziale dei centri di fecondazione assistita nel nostro Paese, a fronte di risultati non sempre luminosi sul fronte della salute dei neonati;
- come le maternità tardive di molte donne famose, e le campagne stampa che ne derivano, abbiano alimentato l’idea illusoria che la fertilità sia eterna e che le gravidanze tardive siano prive di rischi;
- come la campagna informativa del Ministero non abbia evidenziato i principali fattori modificabili (fumo, malattie sessualmente trasmesse, disturbi andrologici) e non modificabili (età) che minacciano la fertilità della coppia.

Per gentile concessione di Radio Cusano Campus

Parole chiave:
Comunicazione Fertilità e infertilità Fumo Gravidanza Gravidanza tardiva Malattie sessualmente trasmesse Politica Varicocele

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