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Pubertà precoce: curarla o no?

26/01/2011

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

“Mia figlia Chiara ha 8 anni e mezzo. Quest’anno è cresciuta molto, ha già un po’ di peluria e il seno ha cominciato a crescerle. Il pediatra le ha fatto fare gli esami ormonali, l’ecografia delle ovaie e la radiografia del polso: ha già cominciato il percorso della pubertà per cui potrebbe avere le mestruazioni entro un anno. La bambina è piccola emotivamente e anche immatura. Sia io che mio marito siamo molto preoccupati. Il pediatra dice che si potrebbe bloccare la pubertà con delle iniezioni di ormoni e ha lasciato a noi la decisione: mio marito è favorevole perché dice che è davvero troppo bambina, io sono preoccupata all’idea di dover usare degli ormoni. Non ci sono altre cure? Lei che ne dice?”.
Claudia F. (Pescara)
Gentile Signora, le dico subito che sono favorevole a riportare l’età della pubertà a un’età più adatta per la vostra bambina. Non abbia paura degli ormoni: non si tratta del diavolo! Si tratta di farmaci che, usati bene, sono alleati preziosissimi della nostra salute.
Dalla sua lettera mi sembra che il pediatra abbia già fatto correttamente tutte le indagini per escludere cause patologiche di pubertà precoce e che si tratti “semplicemente” di un anticipo eccessivo dei normali processi ormonali puberali. Ed ecco la cura: nello specifico, verrebbero usati i cosiddetti “analoghi del GnRH”: non si tratta di estrogeni o simili, ma di molecole che temporaneamente silenziano l’orologio biologico cerebrale che fa scattare la pubertà e che ha suonato troppo presto per la vostra bambina. L’effetto dura finché si fanno le cure, in forma di iniezioni mensili o trimestrali. Sono cure benissimo tollerate, e che non danno in genere effetti collaterali. Sospese le iniezioni, tutto riparte. Nel frattempo però la sua bambina ha avuto modo di crescere normalmente, dal punto di vista sia fisico sia emotivo, e di arrivare alla pubertà almeno a undici anni. Con una serie di vantaggi notevoli.
Attenzione però. Il rallentamento ottenibile varia molto da caso a caso, in relazione allo stadio maturativo già raggiunto dalla bambina: più si aspetta e meno probabile è la possibilità di inibire il processo!

Che cosa succede in caso di pubertà precoce?

Dal punto di vista fisico all’inizio c’è un’accelerazione di crescita, come è successo a Chiara, dovuta alla più rapida moltiplicazione delle cellule delle cosiddette “cartilagini di coniugazione”, sotto l’effetto degli estrogeni. Ma questo “scatto” si blocca definitivamente con l’inizio delle mestruazioni, con il rischio che la statura della bambina resti al di sotto della media. Queste cartilagini sono infatti come un giunto dinamico posto alle due estremità delle ossa lunghe: crescendo consentono la crescita in altezza; ma, quando si saldano, non è più possibile aggiungere nemmeno un centimetro. Oggi avere una statura normale è forse più importante di ieri: rallentando la pubertà la piccola potrà quindi guadagnare ancora quei dieci-quindici centimetri fondamentali anche per la sua percezione di normalità.
In più, la mestruazione che compare così presto può costituire un disagio notevolissimo, anche perché la bambina sarebbe l’unica della sua classe ad averle, senza quindi il conforto del confronto con le compagne. Dal punto di vista psichico, altri due anni di crescita senza flusso le consentirebbero un’indispensabile maturazione emotiva, ancora più necessaria se la piccola è già più immatura rispetto alle coetanee.
Non ultimo, la maturazione sessuale si accompagna ad impulsi fisici difficili da comprendere e gestire quando si è così piccole. E potrebbe anche far diventare la piccola un oggetto di pericolose attenzioni sessuali, rischio da non sottovalutare in tempi cinici e corrotti come questi.
Non si faccia condizionare da pregiudizi nei confronti di queste cure, pregiudizi che potrebbero rivelarsi, questi sì, davvero dannosi per la sua bambina. Fosse mia figlia, non avrei dubbi. Naturalmente, tutto le va spiegato con parole semplici e affettuose, cosicché possa essere preparata con serenità a quanto le sta succedendo.

Prevenire e curare – E' possibile prevenire la pubertà precoce?

Dal punto di vista scientifico, alcuni studi suggeriscono che la pubertà anticipa di più nelle bambine che sono sovrappeso od obese, che hanno un’alimentazione ricca di carni trattate con “xeno estrogeni” (sostanze usate per far crescere più rapidamente i vitelli), o che stanno troppe ore davanti alla televisione, per un eccesso di stimoli visivi, specie di tipo implicitamente o esplicitamente sessuale, che vanno a colpire il cervello. E’ quindi saggio:
1) curare che i nostri figli siano normopeso fin da piccoli (i nostri bambini invece sono i più grassi d’Europa!);
2) far fare movimento fisico quotidiano, con giochi e sport, ottimi dal punto di vista fisico psichico;
3) limitare la carne e preferire quella da allevamenti biologici;
4) limitare le ore davanti alla televisione: un’ora-due al giorno sono fin troppe.

Pubertà

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