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Perdita di urina all'orgasmo: un'imbarazzante situazione che blocca l'intimità

“Gentile professoressa, ho un problema di cui mi vergogno molto e che non ho il coraggio di riferire neppure al mio ginecologo, che mi pure segue da tanti anni. Ultimamente, quando ho rapporti con mio marito, mi capita di perdere urina al momento dell’orgasmo. Si tratta certamente di questo: il colore e l’odore sono inconfondibili. Adesso vivo con il terrore che possa ricapitare, e trovo ogni scusa per evitare l’intimità. Perché mi succede una cosa del genere? Come posso evitare che si ripeta?”.
Agnese, 62 anni

Perdita di urina all'orgasmo: un'imbarazzante situazione che blocca l'intimità

04/03/2022

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La risposta in sintesi

Gentile Agnese, la perdita di urina in menopausa avanzata è riconducibile principalmente alla carenza prolungata di estrogeni. Mi rendo perfettamente conto di quanto la cosa possa essere imbarazzante, ma la tranquillizzo subito: il rimedio c’è, ed è efficace. L’importante è che lei ne parli con il suo ginecologo senza vergogna, perché solo così si potrà impostare una terapia adatta al suo caso.
In questo video illustro:
- come, all’orgasmo, la donna possa perdere piccole quantità di liquido contenente l’antigene prostatico specifico (si parla in questo caso di eiaculazione femminile, un fenomeno riconducibile a un punto G particolarmente sviluppato) oppure quantità anche abbondanti di urina, per il mancato funzionamento del sistema di continenza che consente di mingere in luoghi e momenti opportuni;
- i tre meccanismi di ritenzione urinaria che agiscono nell’organismo umano;
- come la perdita di urina, oltre che dalla carenza di estrogeni tipica di una menopausa non curata, possa essere determinata da lesioni da parto a carico del pavimento pelvico o direttamente dell’uretra;
- perché la perdita si verifica proprio al momento del massimo piacere;
- i rimedi: svuotare bene la vescica prima dei rapporti; riabilitazione del pavimento pelvico con una fisioterapista o un’ostetrica preparate in questo campo; terapia ormonale almeno locale, per ridurre l’infiammazione e ridare tono ai tessuti; rispettare il peso forma, perché il grasso addominale in eccesso tende a comprimere la vescica aumentando l’urgenza dello stimolo;
- gli ormoni più indicati per la terapia locale;
- come questi accorgimenti permettano di eliminare o almeno ridimensionare il fastidioso problema, migliorando nel contempo la lubrificazione e la qualità dell’orgasmo.
Per maggiori informazioni veda i "link correlati" al sito della mia Fondazione sotto elencati. Auguri di cuore!

Realizzazione tecnica di Monica Sansone

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