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Herpes genitale: un inquietante hacker delle nostre cellule

Herpes genitale: un inquietante hacker delle nostre cellule
14/02/2024

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

«Ad ogni ciclo, da un anno, mi torna l’herpes sui genitali. Un disastro, Ho provato tutti gli antivirali in commercio, sia locali, sia per bocca: sto un po’ meglio ma poi, ad ogni ciclo, la bestiaccia torna. Oltre al bruciore e al dolore, mi sento un’appestata. Ora sono single e depressa. Come fa questa bestiaccia a farla franca? E io cos’altro potrei fare?».
Ilaria C. (Udine)
L’herpes virus genitale (HV2) è davvero un nemico potente. Causa l’infezione sessualmente trasmessa più dolorosa e diffusa. Ha già infettato il 13% della popolazione sessualmente attiva tra i 15 e i 49 anni. Può colpire persone di ogni età, inclusi i neonati quando l’infezione viene contratta attraverso il parto vaginale, se la mamma ha un’infezione attiva. Le donne sono più colpite.
Questo virus ha formidabili strategie di attacco contro il nostro sistema immunitario. Arrivato a contatto con le nostre cellule, fa “surfing” sulla superficie cellulare finché non trova un punto d’attacco. Arrivato nel citoplasma, si smonta da sé così da liberare diverse componenti che svolgeranno compiti strategicamente programmati per garantire un’infezione di successo, dal suo punto di vista. Il DNA dell’HV2, entrato nel nucleo delle nostre cellule, scatena il secondo attacco in tre fasi, perché usa il nostro stesso codice genetico, lo stesso alfabeto: i geni ad azione molto precoce centrano l’obiettivo di mettere in scacco il nostro sistema immunitario (“evasione immunitaria”) e di programmare l’aggressione alle cellule nervose (“neurovirulenza”); i geni ad azione intermedia e tardiva si comportano da veri hacker: riprogrammano la fabbrica molecolare delle nostre cellule, obbligandole a sintetizzare le loro proteine per ricostruire l’intera struttura del virus, capside incluso, consentendogli così, una volta riassemblato, di uscire dalla cellula per infettarne altre e dare le lesioni attive.
Il viaggio degli HV2 continua allora dalle cellule di mucose e cute genitale alle terminazioni nervose sottocutanee. Da lì risalgono ai gangli nervosi dorsali, dove restano latenti per mesi o anni fino all’attacco successivo, sotto l’effetto detonatore di stress, raggi ultravioletti e/o fluttuazioni estrogeniche mestruali, molto pro-infiammatorie.
La prima misura efficace, che sempre utilizzo nell’HV2 con recidiva mestruale, è togliere il ciclo con ormoni sessuali (progestinici o estroprogestinici) in continua, ossia senza pause di interruzione. Gli antivirali ora disponibili riducono i sintomi ma non eliminano il virus, i cui geni restano inseriti nel nostro DNA. Sono in studio altre strategie di cura, tra cui bloccare l’hackeraggio della fabbrica costruttiva cellulare. E’ essenziale ridurre lo stress con attività fisica aerobica mattutina all’aperto, fare otto ore di sonno, evitare alcol e droghe, ridurre l’esposizione ai raggi UVA. Meglio evitare di incontrarlo, un nemico così. E profilattico sempre, fin dall’inizio del rapporto, in ogni tipo di rapporto, per evitare un regalo avvelenato.

Pillole di salute

«Ho avuto un tumore al seno. Gli inibitori dell’aromatasi mi provocano però dei dolori articolari tremendi. Sospendo?».
R.T.

Questi farmaci infiammano molto le articolazioni, ancor più in chi ha familiarità per l’artrosi. Parli con l’oncologo per valutare se sia possibile sostituirli con il tamoxifene.

Herpes virus Sistema immunitario Stili di vita Stress

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