Huang T, Chen Z, Shen L, Fan X, Wang K.
Associations of cognitive function with bmi, body fat mass and visceral fat in young adulthood
Medicina (Kaunas). 2019 May 28;55(6):221. doi: 10.3390/medicina55060221. PMID: 31142005; PMCID: PMC6631832
L’obesità, in aumento a livello globale, si associa in età avanzata a un aumento del rischio di numerose patologie croniche e disfunzioni cognitive. Sono pochi invece gli studi che esaminano l’impatto dell’eccesso di grasso corporeo sulle funzioni cognitive nei giovani adulti, una fascia d’età in cui i fattori di rischio metabolici sono obiettivamente meno prevalenti.
Lo studio trasversale di Tao Huang e collaboratori, dell’Università Jiao Tong di Shanghai, mirava a indagare l’associazione fra tre indicatori di adiposità – indice di massa corporea (BMI), percentuale di grasso corporeo e grasso viscerale – e le prestazioni in un test di task-switching (cambio di compito) in 213 studenti universitari cinesi sani (maschi e femmine).
Un test di task-switching è un tipo di esperimento progettato per misurare la capacità di una persona di passare rapidamente da un compito all’altro. Questa categoria di test confronta tipicamente il tempo impiegato per completare compiti separatamente e il tempo necessario per alternarsi tra di essi. Il test utilizzato dal team cinese valutava la memoria di lavoro e la flessibilità cognitiva, due domini del controllo cognitivo (noto anche come funzione esecutiva), e in particolare:
- l’abilità di mantenere e coordinare task multipli;
- l’efficienza nel passaggio operativo fra i task.
Nelle giovani donne:
- BMI elevato, percentuale di grasso corporeo e area di grasso viscerale erano tutti associati in misura significativa a una minore capacità di mantenere e coordinare task multipli (flessibilità cognitiva e memoria di lavoro);
- è stata osservata una relazione lineare con l’adiposità, suggerendo che un controllo cognitivo peggiore si associa a un maggiore grasso corporeo anche nelle giovani donne normopeso.
- l’aumento della percentuale di grasso corporeo e l’area di grasso viscerale erano associati a una minore efficienza nel passaggio effettivo fra i task;
- a differenza delle donne, il BMI non è risultato associato in modo significativo alla qualità del controllo cognitivo, sottolineando il limite del BMI stesso nel distinguere tra massa grassa e massa magra.
I risultati dimostrano che l’elevata adiposità è associata a una peggiore performance in alcuni aspetti del controllo cognitivo nei giovani adulti, con alcune specificità di genere.
Gli autori ipotizzano che l’eccesso di adiposità possa esercitare influenze genere-specifiche a causa di differenze nell’organizzazione neurale fra maschi e femmine durante il processo di task-switching.
Questi risultati hanno importanti implicazioni per la salute pubblica, suggerendo che le associazioni negative fra adiposità e controllo cognitivo potrebbero iniziare anche in giovane età e persino in assenza di obesità conclamata.