Vodstrcil LA, Plummer EL, Fairley CK, Hocking JS, Law MG, Petoumenos K, Bateson D, Murray GL, Donovan B, Chow EPF, Chen MY, Kaldor J, Bradshaw CS; StepUp Team.
Male-partner treatment to prevent recurrence of bacterial vaginosis
N Engl J Med. 2025 Mar 6;392(10):947-957. doi: 10.1056/NEJMoa2405404. PMID: 40043236
Verificare se una terapia antibiotica somministrata all’uomo possa facilitare nella donna la guarigione dalla vaginosi batterica, e ridurre la probabilità di recidive: è questo l’obiettivo del trial clinico in aperto, randomizzato e controllato coordinato da Lenka A. Vodstrcil e Catriona S. Bradshaw, del Melbourne Sexual Health Centre (Australia).
La vaginosi batterica colpisce circa un terzo delle donne in età riproduttiva, e le recidive sono frequenti. L’evidenza del passaggio fra i partner di microrganismi associati all’infezione durante i rapporti sessuali suggerisce che il trattamento dell’uomo possa aumentare le probabilità di guarigione della donna. Lo studio ha quindi coinvolto coppie in cui la donna era affetta da vaginosi batterica e aveva una relazione monogama con un partner di sesso maschile.
Nel gruppo di trattamento, la donna ha ricevuto agenti antimicrobici di prima linea e l’uomo ha ricevuto un trattamento antimicrobico orale e topico (compresse di metronidazolo da 400 mg e crema di clindamicina al 2% applicata sulla cute del pene, entrambe due volte al giorno per 7 giorni).
Nel gruppo di controllo, la donna ha ricevuto il trattamento di prima linea e l’uomo non ha ricevuto alcun trattamento.
L’outcome primario era la recidiva di vaginosi batterica entro 12 settimane.
Questi, in sintesi, i risultati:
- 81 coppie sono state assegnate al gruppo di trattamento e 83 coppie al gruppo di controllo;
- lo studio è stato interrotto dal comitato di monitoraggio sui dati e sulla sicurezza dopo che 150 coppie avevano completato il periodo di follow-up di 12 settimane, poiché il trattamento limitato alla donna era palesemente inferiore al trattamento della donna e del partner;
- nella popolazione «intention-to-treat» modificata (ossia quella effettivamente studiata), la recidiva si è verificata in 24 donne su 69 (35%) nel gruppo di trattamento (tasso di recidiva: 1,6 per persona-anno; CI 95% da 1,1 a 2,4) e in 43 donne su 68 (63%) nel gruppo di controllo (tasso di recidiva: 4,2 per persona-anno; CI 95% da 3,2 a 5,7), il che corrisponde a una differenza di rischio assoluto di -2,6 recidive per persona-anno per il gruppo di trattamento con il partner (CI 95% da -4,0 a -1,2; P < 0,001);
- gli eventi avversi negli uomini trattati includevano nausea, mal di testa e disgeusia.