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Menopausa precoce: impatto sulle funzioni cognitive

25/09/2023

Menopausa precoce: impatto sulle funzioni cognitive
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Sochocka M, Karska J, Pszczołowska M, Ochnik M, Fułek M, Fułek K, Kurpas D, Chojdak-Łukasiewicz J, Rosner-Tenerowicz A, Leszek J.
Cognitive decline in early and premature menopause
Int J Mol Sci. 2023 Mar 31;24(7):6566. doi: 10.3390/ijms24076566. PMID: 37047549; PMCID: PMC10095144

Illustrare l’impatto della menopausa precoce e prematura sulle funzioni cognitive della donna: è questo l’obiettivo della review narrativa coordinata da Marta Sochocka, ed espressione dell’Accademia Polacca delle Scienze e dell’Università Medica di Wroclaw, Polonia.
La menopausa si definisce precoce, se compare prima dei 40 anni, e prematura, se si manifesta fra i 40 e i 45 anni. La forma precoce colpisce circa l’1 per cento delle donne italiane; l’11 per cento ha una menopausa prematura; un ulteriore 3.5-4.5 per cento va in menopausa iatrogena, ossia per cause mediche (ovariectomia bilaterale, radioterapia, chemioterapia). Per maggiore semplicità, nel seguito del commento utilizzeremo il termine “precoce” per indicare anche la forma prematura.
La caduta anticipata dei livelli estrogenici espone la donna a un rischio maggiore di malattie cardiovascolari, parkinsonismo, depressione, osteoporosi, ipertensione, aumento di peso, diabete, disturbi cognitivi e demenza, come l’Alzheimer.
La ricerca è stato condotta su PubMed, Google Scholar e Web of Science per studi clinici, studi in vivo e in vitro, review sistematiche e meta-analisi in inglese pubblicati fra il 2000 e il 2023.
Questi le tematiche trattate nell’accuratissima revisione:
- cause e fattori di rischio della menopausa precoce;
- influenza della menopausa precoce sulle funzioni cognitive;
- meccanismi molecolari alla base della relazione fra menopausa precoce e funzioni cognitive;
- deterioramento cognitivo lieve (mild cognitive impairment, MCI) nel periodo perimenopausale;
- menopausa precoce e implicazioni vascolari della demenza;
- menopausa chirurgica e demenza;
- menopausa precoce e terapia ormonale sostitutiva (TOS).
Studi sperimentali ed epidemiologici indicano che gli ormoni sessuali femminili hanno proprietà neuroprotettive e anti-invecchiamento a lungo termine. Gli estrogeni, in particolare, prevengono i disturbi cognitivi derivanti da un deficit colinergico.
In questo contesto, una TOS su misura dall’insorgenza della menopausa all’età di 60 anni (e oltre, se i sintomi persistono e non emergono controindicazioni maggiori) può ridurre il rischio sia di MCI sia di demenza fino a tarda età.
E’ del pari essenziale che la donna in menopausa precoce o prematura sia seguita da un team interdisciplinare di specialisti (ginecologo, endocrinologo, neurologo, psichiatra), per conservare una salute mentale integra e il più possibile performante.
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