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Il movimento fisico per la prevenzione dell'osteoporosi: linee guida australiane

19/02/2017

Il movimento fisico per la prevenzione dell'osteoporosi: linee guida australiane
"Science News" - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Beck BR, Daly RM, Singh MA, Taaffe DR.
Exercise and Sports Science Australia (ESSA) position statement on exercise prescription for the prevention and management of osteoporosis
J Sci Med Sport. 2016 Oct 31. pii: S1440-2440(16)30217-1. doi: 10.1016/j.jsams.2016.10.001. [Epub ahead of print]

Mettere a punto linee guida specifiche e basate sull’evidenza per una prescrizione efficace e sicura del movimento fisico mirato alla prevenzione e alla cura dell’osteoporosi: è questo l’obiettivo del position statement messo a punto dal gruppo di studio coordinato da B.R. Beck, della School of Allied Health Sciences presso l’Università di Griffith, Australia.
Le fratture da osteoporosi sono associate ad alti tassi di morbilità e mortalità. E benché il movimento fisico sia da tempo raccomandato per la prevenzione di questo problema, spesso le linee guida esistenti non sono specifiche e non tengono conto delle differenze individuali in termini di salute dell’osso, rischio di frattura e capacità funzionale.
Il documento è stato sviluppato analizzando e interpretando i più accreditati report di ricerca sugli effetti dell’esercizio fisico per la prevenzione e la terapia della bassa densità ossea, dell’osteoporosi e delle fratture osteoporotiche.
Queste alcune delle indicazioni del position statement:
- le evidenze che emergono dai trial su animali ed esseri umani indicano che l’osso risponde positivamente all’attività fisica ad alto impatto e al training progressivo di resistenza;
- l’ottimizzazione della forza muscolare, dell’equilibrio e della mobilità minimizza il rischio di cadute (e quindi di fratture), il che è particolarmente rilevante per gli individui con limitata capacità funzionale e/o un rischio molto alto di frattura osteoporotica;
- è fondamentale che l’attività fisica sia personalizzata; si associ a un adeguato livello di calcio e vitamina D; sia sicura, e quindi tenga in considerazione le condizioni dell’osso, eventuali comorbilità e specifiche situazioni di rischio di caduta o frattura: per esempio, gli esercizi ad alto impatto possono richiedere un adattamento in presenza di osteoartrite o di fragilità.
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