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Fumo e rischio cardiovascolare: non esiste una quantità minima di sicurezza

01/04/2018

Fumo e rischio cardiovascolare: non esiste una quantità minima di sicurezza
"Science News" - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Hackshaw A, Morris JK, Boniface S, Tang JL, Milenković D.
Low cigarette consumption and risk of coronary heart disease and stroke: meta-analysis of 141 cohort studies in 55 study reports
BMJ. 2018 Jan 24;360:j5855. doi: 10.1136/bmj.j5855

Valutare il rischio coronarico e di ictus correlato al fumo moderato (da una a cinque sigarette al giorno): è questo l’obiettivo dello studio coordinato da A. Hackshaw, del Cancer Research UK and UCL Cancer Trials Centre presso lo University College di Londra, Regno Unito.
La review sistematica è stata condotta sugli articoli pubblicati da Medline fra il 1946 e il 2015, e ha portato alla selezione di 55 pubblicazioni contenenti 141 studi di coorte.
Il dato principale ricercato era il rischio cardiovascolare associato a una sigaretta al giorno espresso come percentuale del rischio di 20 sigarette al giorno, partendo dall’ipotesi che fosse pari al 5%, sulla base della medesima correlazione lineare che è stata osservata, per esempio, per il cancro al polmone. Inoltre, attraverso una meta-analisi degli studi selezionati, si è calcolato il rischio relativo per 1, 5 e 20 sigarette al giorno.
Questi, in sintesi, gli inattesi risultati.
Per quanto riguarda la malattia coronarica:
- fra gli uomini, il rischio relativo è pari a 1.48 per una sigaretta al giorno, e 2.04 per venti; questi valori salgono poi a 1.74 e 2.27 negli studi in cui il rischio viene corretto per una serie di fattori confondenti (fra cui l’età);
- fra le donne, il rischio relativo è pari a 1.57 per una sigaretta al giorno e 2.84 per venti; negli studi che correggono i dati in base a fattori confondenti, i valori salgono a 2.19 e 3.95;
- il rischio correlato a una sigaretta al giorno è pari al 46% del rischio correlato a venti sigarette al giorno negli uomini (53% con dati corretti), e al 31% nelle donne (38% con dati corretti).
Per quanto riguarda l’ictus:
- fra gli uomini, il rischio relativo è pari a 1.25 per una sigaretta al giorno e 1.64 per venti (1.30 e 1.56 con dati corretti);
- fra le donne, il rischio relativo è pari a 1.31 per una sigaretta al giorno e 2.16 per venti (1.46 e 2.42 con dati corretti);
- il rischio correlato a una sigaretta al giorno è pari al 41% del rischio correlato a venti sigarette al giorno negli uomini (64% con dati corretti) e al 34% nelle donne (36% con dati corretti).
In conclusione:
- gli uomini che fumano una sigaretta al giorno hanno un rischio di malattia coronarica del 48% superiore e un rischio di ictus del 25% superiore rispetto a chi non fuma; questi valori salgono al 74% e al 30% quando si prendano in considerazione alcuni fattori confondenti, fra cui l’età;
- le stime sono ancora più allarmanti per le donne: rispetto a chi non fuma, chi fuma una sigaretta al giorno ha un rischio del 57% superiore di malattia coronarica e del 31% superiore di ictus (119% e 46% considerando i fattori confondenti);
- il rischio di malattia coronarica e di ictus correlato a una sigaretta al giorno, rispetto a venti, è molto più elevato di quanto inizialmente ipotizzato, il che porta a concludere che non esiste una quantità minima sicura per quanto riguarda il distretto cardiovascolare;
- per ridurre il rischio del fumo non basta quindi ridurre il numero di sigarette al giorno, ma è meglio smettere del tutto.
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