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Fertilità femminile dopo terapie oncologiche: linee guida della Canadian Fertility and Andrology Society

31/10/2025

Fertilità femminile dopo terapie oncologiche: linee guida della Canadian Fertility and Andrology Society
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Roberts JE, Benoit J, Foong S, Saumet J, Korkidakis A, Marr K, McQuillan S, Todd N.
Fertility preservation in patients undergoing gonadotoxic treatments: a Canadian Fertility and Andrology Society clinical practice guideline
Reprod Biomed Online. 2024 May;48(5):103767. doi: 10.1016/j.rbmo.2023.103767. Epub 2023 Dec 15. PMID: 38458057

La gestione delle giovani pazienti oncologiche presenta diverse sfide specifiche. Per esempio, con il miglioramento della sopravvivenza per tutti i tipi e stadi di tumore, sono fondamentali un’adeguata consulenza sulla fertilità e un approccio multidisciplinare nell’assistenza alla riproduzione di queste pazienti.
Le linee guida della Canadian Fertility and Andrology Society (CFAS) – curate da un team di ricercatori della University of British Columbia a Vancouver, della McGill University a Montreal e della University of Calgary – passano in rassegna le tecnologie mediche e chirurgiche disponibili per ottimizzare la fertilità.
Il documento include una serie di dichiarazioni di sintesi, accompagnate da alcune raccomandazioni specifiche.
Dichiarazioni di sintesi
  • I trattamenti oncologici riducono la probabilità di gravidanze future.
  • Un approccio multidisciplinare è importante per la tempestiva erogazione delle cure oncologiche e per la protezione della fertilità.
  • La somministrazione di agonisti del GnRH durante la chemioterapia riduce il rischio di insufficienza ovarica acuta in caso di carcinoma mammario; dati limitati suggeriscono un beneficio anche per altre forme di tumore.
  • La crioconservazione degli ovociti e la crioconservazione degli embrioni sono metodi raccomandati per la protezione della fertilità.
  • La crioconservazione e il trapianto di tessuto ovarico non sono più considerati un metodo sperimentale per la protezione della fertilità: possono quindi costituire una valida opzione nei casi in cui il tempo a disposizione per la stimolazione ovarica non è sufficiente o quando è necessario un intervento chirurgico addominale.
  • La schermatura e la trasposizione gonadica sono le uniche modalità consolidate di preservazione della fertilità nella popolazione pre-puberale.
Raccomandazioni
  • Alle pazienti in età riproduttiva dovrebbe essere offerta una consulenza urgente sulla protezione della fertilità dopo la diagnosi di cancro o di altre condizioni mediche che richiedano trattamenti potenzialmente dannosi per l’apparato riproduttivo.
  • Gli agonisti del GnRH dovrebbero essere considerati come citoprotezione gonadica prima della chemioterapia adiuvante per il trattamento del carcinoma mammario.
  • E’ necessario mitigare i rischi della stimolazione ovarica nelle pazienti oncologiche.
  • Per ridurre al minimo il rischio di sindrome da iperstimolazione ovarica, si dovrebbero prendere in considerazione protocolli con antagonisti del GnRH e l’innesco della maturazione finale con un agonista del GnRH.
  • Per ridurre al minimo il ritardo nell’inizio del trattamento, si dovrebbero prendere in considerazione i «random-start protocol», che consentono di iniziare la stimolazione ovarica in qualsiasi momento del ciclo mestruale.
  • Gli inibitori dell’aromatasi possono essere presi in considerazione per ridurre al minimo le concentrazioni di estrogeni nelle pazienti con tumori ormono-sensibili.
  • La crioconservazione e il successivo trapianto di tessuto ovarico possono essere presi in considerazione in casi selezionati di protezione della fertilità in emergenza, in particolare quando è già pianificato un intervento chirurgico addominale.
  • La chirurgia conservativa della fertilità può essere presa in considerazione se non rischia di compromettere la sopravvivenza della paziente al tumore.
  • La valutazione delle opzioni per la protezione della fertilità nella popolazione pre-puberale deve essere effettuata da un team multidisciplinare che includa esperti di bioetica.
  • Le bambine e le adolescenti sottoposte a terapia gonadotossica devono poter discutere le implicazioni della terapia sulla loro fertilità ed essere indirizzate a uno specialista in protezione della fertilità.
  • Le bambine e le adolescenti sottoposte a protezione della fertilità devono poter fornire il proprio consenso alle cure, in parallelo al consenso dei genitori o dei tutori.
  • Alle pazienti in età post-puberale dovrebbe essere offerta la crioconservazione degli ovociti prima della terapia gonadotossica.
  • Le terapie da banco nella popolazione pediatrica dovrebbero essere intraprese nell’ambito di un protocollo approvato dall’Institutional Review Board (IRB).
  • Le donne sopravvissute a tumori infantili dovrebbero essere monitorate a lungo termine, con una periodica rivalutazione delle loro scelte per la protezione della fertilità.

Parole chiave:
Chemioterapia Fertilità e infertilità Linee guida cliniche Tumori femminili

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