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Disturbi sessuali femminili: i benefici del movimento fisico regolare

24/10/2021

Disturbi sessuali femminili: i benefici del movimento fisico regolare
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Maseroli E, Rastrelli G, Di Stasi V, Cipriani S, Scavello I, Todisco T, Gironi V, Castellini G, Ricca V, Sorbi F, Fambrini M, Petraglia F, Maggi M, Vignozzi L.
Physical activity and female sexual dysfunction: a lot helps, but not too much
J Sex Med. 2021 Jul;18(7):1217-1229. doi: 10.1016/j.jsxm.2021.04.004. Epub 2021 Jun 5


Valutare l’impatto funzionale e psicologico dell’attività fisica sulle disfunzioni sessuali femminili: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Elisa Maseroli ed espressione dell’Università di Firenze (Dipartimenti di Scienze biomediche, sperimentali e cliniche “Mario Serio” e di Neuroscienze, Psicologia, Area del farmaco e Salute del bambino) e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze (Unità di Andrologia, Endocrinologia femminile e Incongruenza di genere).
Lo studio è stato condotto su 322 donne in pre- e post-menopausa. L’intensità e la frequenza dell’attività fisica è stata valutata in questo modo:
- meno di un’ora di attività la settimana: donne sedentarie;
- 1-3 ore la settimana: donne attive;
- 4-6 ore la settimana: donne molto attive;
- più di 6 ore la settimana: donne estremamente attive.
I disturbi sessuali, inclusi il disturbo del desiderio sessuale ipoattivo (HSDD, Hypoactive sexual desire disorder) e il disturbo dell’eccitazione genitale femminile (FGAD, Female genital arousal disorder), sono stati diagnosticati attraverso un questionario clinico strutturato. Le pazienti sono state inoltre sottoposte a visita medica, doppler clitorideo e quattro test:
- Female Sexual Function Index;
- Female Sexual Distress Scale-Revised;
- Body Uneasiness Test;
- Middlesex Hospital Questionnaire.
Questi, in sintesi, i due più importanti risultati:
- rispetto alle sedentarie, le donne che svolgono attività aerobica quotidiana (67.4%, n = 217) hanno punteggi significativamente più elevati in diversi domini del Female Sexual Function Index (fra cui il desiderio, l’eccitazione e la lubrificazione vaginale), manifestano un minore distress sessuale e presentano una migliore vascolarizzazione clitoridea;
- l’attività fisica regolare si associa inoltre a una minore incidenza di HSDD e FGAD;
- il movimento fisico eccessivo correla con punteggi peggiori in numerosi parametri, con maggiori disfunzioni e insoddisfazione sessuale, perché tende ad associarsi a un profilo di personalità più ossessivo, più ansioso e più vulnerabile a disturbi del comportamento alimentare;
- i benefici osservati sono mediati da fattori sia organici che psicologici.
Lo studio si segnala per la sostanziale novità dei risultati, anche se questi andranno confermati su campioni più ampi.
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