La crescente consapevolezza dei cofattori biologici, in primis ormonali, che possono concorrere a inibire o esaltare il desiderio sessuale, la comorbilità dei disturbi del desiderio sia con altri disturbi sessuali, nell’uomo e nella donna, sia con altre condizioni mediche, indica la necessità di una diagnosi articolata sul fronte biologico, oltre che psicodinamico e relazionale. Tale approfondimento è imperativo nei disturbi del desiderio generalizzati.
Un’accurata valutazione ginecologica, specie delle patologie legate ad alterazioni del pavimento pelvico, ad alterazioni ormonali o esiti iatrogeni di interventi chirurgici o radioterapici, può chiarire il ruolo etiologico di fattori biologici altrimenti negletti e consentire terapie mirate dei disturbi del desiderio secondari ad alterazioni fisiche.
La necessità di un gruppo di lavoro interdisciplinare, che includa un ginecologo con formazione sessuologica, e uno psichiatra, è fondamentale per un’appropriata diagnosi e terapia anche dei disturbi del desiderio.
Per gentile concessione di CIC Edizioni Internazionali