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Contraccezione ormonale: i metodi di lunga durata sono più graditi della pillola

24/04/2023

Contraccezione ormonale: i metodi di lunga durata sono più graditi della pillola
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Black KI, McGeechan K, Watson CJ, Lucke J, Taft A, McNamee K, Haas M, Peipert JF, Mazza D.
Women’s satisfaction with and ongoing use of hormonal long-acting methods compared to the oral contraceptive pill: Findings from an Australian general practice cluster randomised trial (ACCORd)
Aust N Z J Obstet Gynaecol. 2021 Jun;61(3):448-453. doi: 10.1111/ajo.13319. Epub 2021 Feb 18

Valutare la soddisfazione delle donne nell’uso dei contraccettivi reversibili di lunga durata rispetto alla pillola: è questo l’obiettivo dello studio coordinato in Australia da Kirsten I. Black ed espressione della University of Sydney, della Monash University a Melbourne e della La Trobe University a Melbourne. Ai lavori ha preso parte anche un ricercatore della Indiana University School of Medicine a Indianapolis, Stati Uniti.
Il trial randomizzato controllato è stato condotto nell’ambito dell’Australian Contraceptive ChOice pRoject (ACCORd). I contraccettivi reversibili di lunga durata (Long-acting reversible contraceptives, LARCs) su cui è stato svolto lo studio comparativo rispetto alla pillola sono il dispositivo intrauterino al levonorgestrel (LNG-IUS) e l’impianto sottocutaneo all’etonogestrel. I dati raccolti includono:
- informazioni demografiche;
- effetti collaterali del contraccettivo;
- motivi dell’insoddisfazione e dell’eventuale sospensione.
Delle 740 donne originariamente arruolate in ACCORd, lo studio è stato condotto sulle 176 che avevano iniziato la contraccezione con LARC o pillola nei primi 6 mesi dello studio stesso e che risultavano così ripartite:
- LNG-IUS: 76 (43%);
- impianto sottocutaneo: 60 (34%);
- pillola: 40 (23%).
Questi, in sintesi, i risultati. A 12 mesi dall’avvio della contraccezione:
- la percentuale di donne che la stavano continuando era 93% (LNG-IUS), 83% (impianto) e 65% (pillola) (P < 0.001);
- la percentuale di donne molto o alquanto soddisfatte era 86% (LNG-IUS), 75% (impianto) e 61% (pillola) (P < 0.001);
- i principali motivi di insoddisfazione erano, in modo similare per i tre metodi, i sanguinamenti irregolari e gli sbalzi di umore.
In sintesi:
- i LARC confermano di avere più elevati tassi di soddisfazione e continuazione rispetto alla pillola, con effetti collaterali simili;
- il dispositivo intrauterino e l’impianto possono quindi essere proposti come metodo di prima scelta alle donne che desiderano una contraccezione sicura.
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