Zooravar D, Radkhah H, Amiri BS, Soltani P.
Association between triglyceride-glucose index and breast cancer: a systematic review and meta-analysis
Cancer Rep (Hoboken). 2025 Apr;8(4):e70194. doi: 10.1002/cnr2.70194. PMID: 40195579; PMCID: PMC11976027
Valutare la correlazione dell’indice trigliceridi-glucosio con il rischio di cancro al seno, e il suo potenziale significato prognostico: è questo l’obiettivo della review sistematica e metanalisi condotta da un team di quattro ricercatori e ricercatrici della Iran University of Medical Sciences di Teheran. La dottoressa Bahareh Shateri Amiri, in particolare, è professore associato presso il dipartimento di Medicina interna, mentre la dottoressa Hanieh Radkhah è specialista nella medesima struttura.
L’indice trigliceridi-glucosio (TyG index) viene calcolato moltiplicando il livello di trigliceridi (in mg/dL) per il livello di glucosio (in mg/dL) e poi dividendo il risultato per 2. Un valore inferiore a 4.5 è considerato normale. E’ utilizzato per stimare il rischio di steatosi epatica non alcolica e, in alcuni casi, per predire il diabete mellito gestazionale. Alcuni studi hanno tuttavia ipotizzato che possa contribuire a valutare anche il rischio di carcinoma mammario: il suo valore predittivo rimane tuttavia controverso.
La ricerca è stata condotta su PubMed, Scopus, Web of Science, Embase e Google Scholar fino a gennaio 2025. Quattro i criteri di inclusione:
- valutazione dell’indice TyG in relazione al rischio, alla progressione o alla prognosi di cancro;
- presenza di un gruppo di confronto (soggetti sani, pazienti con lesioni mammarie benigne);
- analisi delle dimensioni dell’effetto;
- presenza di sufficienti dati statistici.
Questi, in sintesi, i risultati:
- sono stati analizzati 13 studi retrospettivi, caso-controllo, di coorte e trasversali;
- gli studi caso-controllo e trasversali hanno rivelato una significativa associazione tra valori elevati dell’indice TyG e un aumento del rischio di cancro al seno (OR: 1,87, CI 95%: 1,45-2,41, p < 0,01);
- tuttavia gli studi di coorte non hanno confermato questa relazione (HR: 1,04, CI 95%: 0,97-1,11, p = 0,23),
- l’indice TyG ha differenziato efficacemente le lesioni mammarie maligne da quelle benigne (differenza media ponderata: 0,23, CI 95%: 0,18-0,27, p < 0,01) con un’area sotto la curva (area under the curve, AUC) di 0,64;
- l’analisi dose-risposta ha suggerito una relazione non lineare tra l’indice TyG e il rischio di carcinoma (p < 0,001).
- sebbene l’indice TyG possa non predire con certezza l’insorgenza del carcinoma mammario, esso riflette le alterazioni metaboliche legate alla progressione del tumore;
- la sua capacità di distinguere le lesioni benigne da quelle maligne è di sicura utilità clinica;
- studi futuri dovrebbero standardizzare le soglie dell’indice e convalidarne il valore prognostico attraverso studi longitudinali.