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Aterosclerosi giovanile: una guida per il medico pratico

17/07/2023

Aterosclerosi giovanile: una guida per il medico pratico
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Stone NJ, Smith SC Jr, Orringer CE, Rigotti NA, Navar AM, Khan SS, Jones DW, Goldberg R, Mora S, Blaha M, Pencina MJ, Grundy SM.
Managing atherosclerotic cardiovascular risk in young adults: JACC State-of-the-Art Review
J Am Coll Cardiol. 2022 Mar 1;79(8):819-836. doi: 10.1016/j.jacc.2021.12.016

Analizzare i fattori di rischio che predicono l’insorgenza precoce dell’aterosclerosi: è questo l’obiettivo del lavoro coordinato da Neil J. Stone, della Feinberg School of Medicine presso la Northwestern University di Chicago (USA), ed espressione dell’American College of Cardiology. Allo studio hanno preso parte, fra gli altri, ricercatori della University of North Carolina a Chapel Hill, del Massachusetts General Hospital di Boston, del Brigham and Women’s Hospital di Boston, e della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora.
L’aterosclerosi è caratterizzata da alterazioni della parete delle arterie, che perdono elasticità a causa dell’accumulo di calcio, colesterolo, cellule infiammatorie e materiale fibrotico. E’ una patologia comunemente associata all'invecchiamento, ma diversi fattori di rischio possono favorirne la comparsa anche in età giovanile.
La review si propone, in particolare, di aiutare il clinico pratico a identificare e affrontare le condizioni ad alto rischio nella fascia di età 20-39 anni (i cosiddetti “giovani adulti”). Tali condizioni includono:
- fumo;
- ipertensione;
- familiarità con l’aterosclerosi precoce;
- ipercolesterolemia primaria grave (si parla di ipercolesterolemia primaria o familiare quando i valori di colesterolo rimangono elevati nonostante una dieta appropriata e il regolare esercizio fisico);
- diabete;
- nelle donne, una storia pregressa di preeclampsia o menopausa prima dei 40 anni.
Gli autori, inoltre:
- aggiornano le attuali conoscenze sui fattori di rischio lipidico come i trigliceridi, il colesterolo LDL, l’apolipoproteina B o la lipoproteina (a), utili per comprendere il rischio individuale a lungo termine;
- esaminano strategie diagnostiche emergenti, come la quantificazione del calcio coronarico e i punteggi di rischio poligenico in questa fascia di età, che sembrano avere una potenziale utilità clinica, ma il cui miglior utilizzo rimane incerto;
- discutono opportunità e ostacoli della prevenzione in età precoce.
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