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Traumi e gravi malattie: come proteggere e vivere la sessualità

Traumi e gravi malattie: come proteggere e vivere la sessualità

19/06/2014

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

A cura di: Elisa Isoardi

Sintesi del video e punti chiave

Di fronte a un incidente o a una grave malattia che ledono il corpo e l’autonomia personale, sono possibili due atteggiamenti opposti: arrendersi al destino, rinunciando a lottare, e compromettendo così ogni residua opportunità di ripresa; ovvero cercare di recuperare tutto ciò che è possibile, assumendo una precisa responsabilità verso se stessi e mantenendo intatta la motivazione a vivere e a fare. Anche la sessualità dipende da queste risposte: l’handicap, il trauma, la malattia invalidante possono non avere l’ultima parola sulla nostra capacità di amare ed essere amati, perché – nelle giuste condizioni – il corpo può manifestare impensate capacità di ripresa e plasticità.
Quali sono le strategie da seguire per mantenere un buon livello di salute e una buona sessualità, anche nella malattia?
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come l’impatto della disabilità dipenda anche dal momento in cui compare nel corso della vita;
- tre indispensabili fattori della qualità di vita e di una buona sessualità, anche in presenza di malattie importanti: movimento fisico quotidiano, alimentazione adeguata, peso forma;
- perché, in particolare, il movimento fisico è un alleato fondamentale sia dell’apparato muscolare, sia del sistema nervoso;
- perché il sovrappeso e l’obesità sono, soprattutto in caso di diabete, nemici giurati della sessualità di lui e di lei;
- l’incidenza dei disturbi sessuali maschili e femminili nella sclerosi multipla;
- l’importanza, nelle persone colpite da questa patologia, di controllare il dolore, attenuare l’infiammazione che lo sottende e rilassare i muscoli con una fisioterapia mirata;
- come, dopo la menopausa, la terapia ormonale sostitutiva rallenti la progressione delle malattie degenerative;
- la necessità di prestare attenzione e aiuto anche alle famiglie, ai partner e ai figli;
- il grande coraggio di vivere che emerge da esperienze come quella di Rosanna Benzi, vissuta per 29 anni in un polmone d’acciaio;
- l’insegnamento etico ed esistenziale che le persone sane possono ricevere da quelle ammalate.

Per gentile concessione di “Unomattina”, Rai Uno

Parole chiave:
Diabete Handicap e disabilità Malattia Sclerosi multipla Sessualità femminile Sessualità maschile Sport e movimento fisico Stili di vita

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