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Polipi endometriali: fattori di rischio e terapie

03/08/2011

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

“Ho 69 anni e le scrivo perché sono preoccupata: mi devono togliere due polipi endometriali fra poco tempo. E’ la terza volta che mi sottopongo a questa operazione endometriale, ogni due anni circa. Cosa posso fare per non farli crescere più? L’obesità può essere una causa? Aspetto con ansia una Sua risposta”.
Angela T. (Cosenza)
Gentile signora, capisco la sua preoccupazione: ripetere ogni due anni un’isteroscopia operativa per togliere i polipi farebbe venire l’ansia a chiunque. I “polipi” sono neoformazioni a partenza dall’endometrio, l’epitelio che riveste la cavità uterina e che, in età fertile, si sfalda con la mestruazione. Nella maggioranza dei casi sono benigni, ma talvolta possono degenerare in carcinoma: per questo vanno asportati e analizzati con esame istologico. Compaiono per ragioni diverse: genetiche (più donne della stessa famiglia tendono ad averli), ma anche ormonali. Sì, sono più frequenti nelle donne obese: il tessuto adiposo produce infatti un estrogeno “cattivo” (che si chiama estrone) che tende a far proliferare l’endometrio, facilitando polipi e iperplasie. Ma anche i carcinomi dell’utero che sono nettamente più frequenti, appunto, nelle donne sovrappeso o francamente obese.
E’ possibile limitare la recidiva dei polipi con un trattamento con progestinici, ormoni amici dell’utero perché lo proteggono, seppure non in modo assoluto, proprio dalle iperplasie e dai polipi. Possono essere assunti continuativamente, oppure per 12-14 giorni al mese, anche per anni, sempre con controllo ginecologico ed ecografico periodico. Tuttavia se lei ha anche un problema di peso, e continua ad avere polipi, considererei la possibilità di togliere l’utero (isterectomia): prima di trovarsi con un problema molto più serio. Potrebbe così vivere serena, senza altri fastidi. Dieta e movimento fisico, riducendo il peso corporeo, sono poi amici sicuri della salute. L’obesità aumenta infatti in modo significativo il rischio di tumori all’utero, alla mammella, al colon, ma anche al pancreas e al fegato, nonché il rischio di diabete e di malattie cardiovascolari. La prevenzione più rigorosa passa sempre attraverso sani stili di vita! Si metta dunque in forma per stare meglio su tutti i fronti. Auguri!

Prevenire e curare – Attenzione ai sanguinamenti vaginali in post-menopausa

Dopo la menopausa la donna non deve più avere perdite di sangue dalla vagina. Se ciò accade:
- mai banalizzare, se compare un sanguinamento vaginale, anche minimo, il cosiddetto spotting, con perdite nerastre o rosate;
- fare subito una visita ginecologica, con ecografia pelvica e pap-test;
- il ginecologo deciderà se effettuare anche un’isteroscopia (esame che consente di guardare dentro l’utero) e una biopsia dell’endometrio.

Fibromi e polipi Menopausa e premenopausa

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