Mario, il curioso (Monza)
Perché fugge, il desiderio? Per ragioni molteplici, che variano poi nella singola donna e coppia: perché era basso fin dall’inizio, e si era confuso un tiepido innamoramento per vera e forte attrazione fisica. Perché le donne, oggi, sono divorate dalla stanchezza, dallo stress cronico e dalla carenza di sonno: tre potentissimi killer del desiderio, specie nella coppia stabile. Perché i ritmi di vita concitati, e i molti fronti cu sui impegnarsi, rendono il sesso veloce, ripetitivo e frettoloso: di qui la fuga in un nuovo amore o in un’avventura, purché ci faccia sentire vivi. Fugge, il desiderio perché la coppia diventa una società di servizi e perché anche i partner dimenticano di corteggiarsi, di stuzzicarsi, di gratificarsi, di amarsi con brio e intelligenza: e la routine, si sa, ammazza qualsiasi slancio. Perché la crisi economica, con la riduzione di tante piccole gratificazioni, aumenta aggressività domestiche, irritabilità, ripicche, rancori e tensioni, che allontanano fisicamente e ammazzano anche i residui palpiti d’amore.
Per evitare questa palude mortifera, bisogna essere in due, molto motivati a tenere vivi slanci e attrazione, con l’attenzione, la passione, l’impegno e la cura con cui valorizziamo e proteggiamo le cose preziose per noi. Più l’intimità è trascurata, più diventa difficile rianimare un moribondo. Anche se si chiama desiderio. Anche se si chiamava amore.