Mariangela C. (Foggia)
L’osteoporosi colpisce di più le donne. Nel nostro Paese, per ogni 4 uomini colpiti da osteopenia/osteoporosi vi siano ben 10 donne affette dalla stessa patologia.
Ecco i fattori di rischio:
- la familiarità, quando mamma o nonna soffrono di osteoporosi;
- l’inattività fisica;
- aver avuto meno estrogeni, che sono i migliori amici dell’osso: se la prima mestruazione è tardiva, a 14 anni o più, invece che a 12; se i cicli sono molto irregolari, in ritardo rispetto ai 28 giorni (oligomenorrea); se ha avuto lunghi periodi di blocco mestruale (amenorrea disfunzionale), da dieta errata o per disturbi del comportamento alimentare, fino all’anoressia, da forte stress psicofisico, da sport eccessivo con basso peso, come nelle maratonete o nelle ballerine di danza classica, da lutto, ma anche per terapie mediche, per esempio da chemioterapia;
- se ha allattato a lungo, senza integrazione di calcio;
- se avuto una celiachia, che riduce l’assorbimento intestinale di calcio, oppure una menopausa precoce, spontanea o provocata.
Attenzione: gli anni in cui in assoluto la donna perde più osso sono i due prima e i due dopo l’ultima mestruazione: quattro anni ad altissimo rischio, ma poco considerati.
Aumentano il rischio di osteoporosi precoce anche una dieta povera di calcio, se si eliminano latte e latticini perché si è intolleranti al lattosio e/o perché “fanno ingrassare”: si devono allora assumere almeno 1.000 mg di calcio al giorno, per tutto l’anno e per tutta la vita, e ad ogni età, se la restrizione dei latticini persiste (per esempio, per carenza di lattasi, l’enzima che ci consente di digerire il latte), integrandolo con adeguata vitamina D e K2. Anche fumo e alcol aumentano la vulnerabilità all’osteoporosi fin da giovani.
Per questo è importante fare un progetto di salute, anche sul fronte dell’osso, fin da ragazze. In positivo, l’osso è un tessuto molto dinamico: con le giuste cure e l’attività fisica quotidiana anche sua figlia potrà recuperare un osso migliore.
Prevenire e curare – Attività fisica, amica dell'osso sano
L’esempio che faccio alle mie pazienti è semplice: «Io le fornisco tutti gli ingredienti per fare la torta che si chiama osso. Ma se lei non li impasta tutti i giorni, ossia se non li attiva con il movimento fisico, la torta-osso non verrà mai fuori e tutti gli ingredienti che le ho dato finiranno nel cestino!».
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