Giuseppe (Torino)
Che cos'è esattamente il morbo di Parkinson?
Perché gli estrogeni proteggono da questa malattia?
Ma è vero o no che gli ormoni presentano gravi effetti collaterali?
Se non ci sono controindicazioni, la terapia può essere prescritta anche per molti anni, ovviamente adeguando i dosaggi all’età, e purché la donna abbia anche stili di vita sani. I controlli e la rivalutazione dell’indicazione alla terapia sono normalmente annuali. Dal punto di vista farmacologico, l’ideale sono gli ormoni bioidentici, uguali a quelli prodotti dall’ovaio: estradiolo e progesterone naturale. In caso di menopausa chirurgica, poi, è necessario somministrare anche testosterone (vedi box).
Fare questa terapia mette al riparo da ogni rischio?
Di che cosa si tratta?
Che cosa si deve fare, a livello di stili di vita, per potenziare l'effetto della terapia?
E’ poi importante:
- mantenere il peso forma;
- seguire un’alimentazione povera di grassi saturi e zuccheri semplici, e ricca frutta e verdura, cereali e legumi, pesce, carne bianca, latte e formaggi freschi;
- evitare il fumo e limitare gli alcolici;
- dormire almeno sette ore per notte;
- coltivare gli affetti e gli interessi culturali.
E per le donne in menopausa precoce?
Questa maggiore vulnerabilità al morbo di Parkinson è dovuta al fatto che, senza testosterone, si riducono drasticamente i livelli del “Brain Derived Neurotrofic Factor”, una sostanza che aiuta la riparazione delle cellule nervose e stimola le cellule staminali a differenziarsi in neuroni.
Per le donne in menopausa chirurgica è quindi importante che la terapia ormonale sostitutiva ripristini anche i livelli di testosterone, da somministrarsi tramite cerotto transdermico.
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