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L'alchimia dell'amore che dura

L'alchimia dell'amore che dura
22/06/2022

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

«Lei si occupa del lato oscuro dell’amore e del sesso. Qual è secondo lei l’alchimia dell’amore felice, dell’amore che dura, se esiste davvero?».
MS, l’idealista
Gentile Idealista, difficile far luce su un mistero: quale sia la rara alchimia, fisica ed emotiva, dell’amore che resta ardente e luminoso, resistendo alle ingiurie del tempo e dell’abitudine. Ci provo, dando voce alle donne, di cui sono stata ginecologa e confidente per decenni, e ai loro compagni. Un osservatorio privilegiato.
Le poche coppie che durano davvero felici ben oltre i settant’anni, amandosi e desiderandosi, hanno avuto fin dall’inizio un’attrazione fisica fortissima: una chimica unica ed esclusiva fatta di odore di pelle e gusto dei baci. La prima regia biologica di questa attrazione, basata sui feromoni, è, pensi, immunitaria, determinata dalla complementarietà del sistema maggiore di istocompatibilità (MHC), finalizzato alla migliore competizione procreativa: far avere figli vitali. Diversamente dalla maggioranza delle coppie, in cui il furore dell’attrazione chimica si appanna già dopo i primi due anni, questi continuano felici. Attraversano con qualche scossone la nascita del primo figlio, ma riescono a conservarsi uno spazio esclusivo di coppia (di cui i figli sono spesso gelosi). La menopausa dà il secondo colpo, perché appanna proprio l’attrazione chimica e la risposta fisica: senza estrogeni e testosterone, la produzione di feromoni crolla e con essa buona parte dell’alchimia biologica. La controprova è il ritorno del desiderio, dell’eccitazione e dell’attrazione viscerale, quella profonda, quando una terapia ormonale fatta su misura restituisce il “profumo di donna”, quel vestito seduttivo, potente e invisibile, che attiva la parte profonda, arcaica del cervello.
Lì la ricerca scientifica ci mostra il secondo regista dell’amore che dura: l’area ventrale tegmentale, una regione profonda del cervello, molto sviluppata solo nelle coppie in cui l’amore dura felice da decenni.
Perché loro sì e noi no? Il mistero resta. Tuttavia la parte biologica è condizione necessaria, ma non sufficiente. Dialogando con queste rare coppie amorose, emerge la terza regia, la più umana: la ricerca condivisa, per tutta la vita, di un’intesa affettiva ed emotiva, che ha saputo superare le ragioni di crisi e disincanto che ogni coppia attraversa. Contano il rispetto profondo, la fedeltà vera, la gentilezza reciproca, la capacità di condividere responsabilità e sacrifici, di ridere e divertirsi insieme, mantenendo uno sguardo complice su di sé e sulla vita. Sono coppie concrete, che sanno restare segretamente romantiche, custodendo con cura uno spazio intimo dove ritrovarsi e ricaricarsi felici e con gusto. Molti di questi ingredienti amorosi sono scomparsi dalle coppie d’oggi: come potrebbero durare?

Pillole di salute

«Al mare, al mio ragazzo torna sempre l’herpes sui genitali. E’ la prova che mi tradisce?».
Carla S. (Como)

No. L’herpes virus, dopo una prima infezione, resta nascosto dentro il codice genetico (DNA) delle cellule. D’estate la maggiore esposizione al sole, ai raggi UVA, deprime le difese immunitarie e può far riesplodere l’infezione.

Amore e relazioni affettive Attrazione Cervello / Sistema nervoso centrale Fedeltà e infedeltà Gentilezza Herpes virus Olfatto / Feromoni / Anosmia Rapporto di coppia

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