Arianna C. (Spoleto)
Il punto chiave è che anche i capelli hanno un ciclo vitale, in tre fasi: crescita (“anagen”), che dura dai 2 ai 6 anni; regressione per involuzione fisiologica (“catagen”), di 2-3 settimane; e fase quiescente (“telogen”) di circa tre mesi. Ciascun capello viene completamente sostituito ogni 3-5 anni. Quando la perdita di capelli è importante, si parla di “telogen effluvium”. Il picco del problema si verifica circa tre mesi dopo un evento scatenante: il dopo parto ne è un esempio eclatante. La caduta degli elevati livelli di estrogeni e progesterone, dopo il parto, è il primo fattore di effluvium in puerperio, peggiorato, come anticipavo, dall’anemia da carenza di ferro e di altri oligoelementi preziosi, come il silicio. Nemici dei capelli sono anche lo stress acuto o persistente, le malattie con febbre alta, gli interventi chirurgici maggiori, l’eccesso di ormoni maschili e le disfunzioni della tiroide, anche nella donna. Spesso sono in causa più fattori. Ci vuole quindi una diagnosi accurata, con valutazione di emocromo, sideremia, ferritina e transferrinemia, e vitamine del gruppo B, per il possibile ruolo dell’anemia sideropenica; e dosaggio degli ormoni maschili e tiroidei, oltre a un approfondimento specialistico da parte di un dermatologo esperto di capelli (“tricologo”).
Nel suo caso, la copresenza di caduta dei capelli e acne mi fa pensare a una disfunzione dell’attività ovarica, con eccesso di testosterone. Se ha concluso l’allattamento, una pillola contraccettiva che contenga drospirenone può silenziare l’eccessiva produzione ovarica di testosterone, aiutare i follicoli a ridurre lo stato infiammatorio che sottende la caduta grazie all’azione anti-androgenica del drospirenone, e dare un livello plasmatico di estrogeni stabile, se si riduce l’intervallo tra una confezione e la successiva a 4 giorni o, meglio, a due. Lozioni con il minoxidil al 5% aiutano.
La finasteride (un milligrammo al dì), potente antiandrogeno, sempre su prescrizione medica, va riservata a casi con perdita severa. In parallelo è imperativa una contraccezione sicura: la finasteride, infatti, non deve essere assunta in gravidanza, o nei sei mesi precedenti, perché può alterare lo sviluppo dell'apparato genitale del feto maschio. I capelli migliorano dopo qualche mese di cure costanti!
Pillole di salute
Silvia C. (Carpi)
Sì, è un cofattore perché la lesione dei villi intestinali, da autoanticorpi, riduce l’assorbimento di sostanze essenziali per la costruzione dell’osso, fra cui calcio, magnesio, silicio, ferro e vitamina D.
Acne e acne cistica Caduta dei capelli Finasteride Parto vaginale / Parto cesareo Pillola al drospirenone