Caterina S. (Lodi)
La menopausa, con la scomparsa degli estrogeni, ha un ruolo critico nello scatenare questo processo infiammatorio e degenerativo. Prima della menopausa, infatti, nell’artrosi il rapporto tra donne e uomini è di 1 a 1; dopo la menopausa questa patologia triplica nelle donne rispetto agli uomini, dimostrando l’evidente ruolo scatenante della perdita di un ormone essenziale per la salute articolare.
Il 25% delle donne, nei primi due anni dopo la menopausa, ha un’artrosi molto aggressiva e dolorosa, che interessa proprio le piccole articolazioni, come è successo a lei, su base ereditaria. E’ dovuta a un “polimorfismo del recettore estrogenico”, ossia ad un’alterazione del recettore per gli estrogeni, su base genetica, che potenzia le conseguenze negative della perdita ormonale.
Con un’ottima notizia: con la giusta terapia ormonale sostitutiva è possibile migliorare nettamente i sintomi e l’infiammazione che li sottende, togliendo il dolore!
Prevenire e curare – Artrosi dopo la menopausa
- movimento fisico quotidiano;
- terapia ormonale sostitutiva con ormoni bioidentici transdermici (estradiolo e progesterone naturale);
- acido ialuronico, per bocca o intra-articolare, nel caso del ginocchio, su indicazione medica;
- glucosamina, che aiuta a riparare i danni articolari.
Link correlati:Artrosi: le cause ormonali di un disturbo banalizzato
Artrosi / Osteoartrite Estrogeni Genetica e fattori genetici Infiammazione Menopausa precoce Terapia ormonale sostitutiva