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Terapia ormonale sostitutiva e cancro al seno: urgente fare chiarezza

27/03/2023

Terapia ormonale sostitutiva e cancro al seno: urgente fare chiarezza
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Bluming AZ.
Hormone replacement therapy after breast cancer: it is time
Cancer J. 2022 May-Jun;28(3):183-190. doi: 10.1097/PPO.0000000000000595

Analizzare decenni di evidenze sui benefici della terapia ormonale sostitutiva nel controllo dei sintomi menopausali, e documentarne l’efficacia e la sicurezza anche per le donne sopravvissute a un cancro al seno: è questo l’obiettivo dell’articolo pubblicato da Avrum Zvi Bluming sull’autorevole rivista statunitense Cancer Journal.
Avrum Bluming, oncologo, è Master dell’American College of Physicians, Professore Emerito di Medicina alla University of Southern California ed ex Senior Investigator presso il National Cancer Institute. Per oltre 25 anni ha studiato i benefici e i rischi della TOS nelle donne sopravvissute al tumore della mammella. Su questo tema, insieme a Carol Tavris, ha scritto il libro «Estrogen matters: why taking hormones in menopause can improve women’s well-being and lengthen their lives – without raising the risk of breast cancer».
L’articolo di Bluming:
- passa in rassegna i positivi effetti della TOS sui sintomi della menopausa, sulla salute cardiocircolatoria, sul rischio di frattura dell’anca, sul rischio e sulla rapidità di declino cognitivo, e in generale sulla longevità in salute della donna in menopausa;
- quantifica l’incremento del rischio tromboembolico associato alla TOS, nella sola assunzione per via orale;
- sottopone ad analisi critica le ripetute affermazioni secondo cui la TOS è associata a un aumento del rischio di cancro al seno e, quando somministrata a donne sopravvissute a questa forma di tumore, a un aumento del rischio di recidiva.
Su quest’ultimo tema, che costituisce il nucleo più forte del lavoro, Bluming discute 25 studi sulla TOS dopo una diagnosi di cancro al seno, pubblicati tra il 1980 e il 2013, e le 20 revisioni di tali studi pubblicate fra il 1994 e il 2021. E sottolinea che:
- solo lo studio HABITS ha dimostrato un aumento del rischio di recidiva, peraltro limitato alle recidive locali o controlaterali, e non a quelle a distanza, ossia metastatiche;
- nessuno degli studi analizzati, incluso HABITS, riporta un aumento della mortalità per cancro al seno associato alla terapia ormonale sostitutiva;
- nello studio HABITS, l’incremento assoluto del numero di donne che hanno avuto una recidiva localizzata associata alla somministrazione della TOS è pari a 22.
E’ sulla base di questi 22 casi di recidiva in più, conclude Bluming, che la terapia ormonale sostitutiva, con i suoi comprovati benefici per così tanti aspetti della salute femminile, viene negata a milioni di donne sopravvissute al cancro al seno in tutto il mondo.

Approfondimento:
«Estrogen matters»: per saperne di più
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