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Ovodonazione: i rischi materno-neonatali

29/08/2021

Ovodonazione: i rischi materno-neonatali
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Rizzello F, Coccia ME, Fatini C, Badolato L, Fantappiè G, Merrino V, Petraglia F.
Comorbidities, risk factors and maternal/perinatal outcomes in oocyte donation pregnancies
Reprod Biomed Online. 2020 Aug;41(2):309-315. doi: 10.1016/j.rbmo.2020.04.020. Epub 2020 May 15

Valutare i rischi ostetrici e l’outcome materno-neonatale nelle gravidanze avviate con ovodonazione: è questo l’obiettivo dello studio di Felice Petraglia e collaboratori, del Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche “Mario Serio” presso l’Università di Firenze. Alla ricerca ha partecipato anche il Centro di Procreazione assistita dell’Ospedale Universitario Careggi, il policlinico più importante del capoluogo toscano.
Lo studio, condotto dal 2009 al 2017, è stato impostato confrontando l’ovodonazione con il concepimento naturale e l’inseminazione in vitro con tecnica ICSI, che consiste nella rimozione meccanica di tutte le barriere ovocitarie e nell’introduzione di un singolo spermatozoo direttamente all’interno del citoplasma.
Lo studio, estremamente ampio, ha incluso 25.851 gravidanze:
- 276 (1.1%) con ovodonazione;
- 925 (3.6%) con IVF/ICSI;
- 24.650 (95.4%) avviate in modo naturale.
Le donne sottoposte a ovodonazione:
- erano significativamente più anziane (P < 0.0001);
- avevano una più elevata incidenza di ipertensione cronica (P = 0.0090);
- hanno ricevuto una maggior quantità di farmaci anticoagulanti durante la gestazione.
Rispetto alle gravidanze naturali e a quelle avviate con IVF/ICSI, le gravidanze con ovodonazione presentano:
- una più elevata incidenza di ipertensione gestazionale (aOR 3.6 e 2.7, rispettivamente);
- una maggiore frequenza di parto cesareo (aOR 3.4 e 2.3, rispettivamente);
- un maggior rischio di emorragia post parto (11 e 4 volte, rispettivamente).
Rispetto alle sole gravidanze naturali, inoltre, le gestazioni con ovodonazione presentano un maggior rischio di prematurità (aOR 2.4) e basso peso alla nascita (aOR 1.8).
In conclusione:
- le donne che si sottopongono a ovodonazione presentano un rischio significativamente più elevato di comorbilità nel corso della gestazione e di più problematici outcome materno-neonatali;
- l’ovodonazione, in particolare, sembra essere indipendentemente correlata a ipertensione gestazione ed emorragia post parto;
- le gravidanze avviate con ovodonazione richiedono dunque una sorveglianza clinica particolarmente attenta e opportune strategie di prevenzione e cura.
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