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Menopausa: una terapia ormonale tempestiva protegge dal rischio di Alzheimer

30/10/2016

Menopausa: una terapia ormonale tempestiva protegge dal rischio di Alzheimer
"Science News" - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Wroolie TE, Kenna HA, Williams KE, Rasgon NL.
Cognitive effects of hormone therapy continuation or discontinuation in a sample of women at risk for Alzheimer disease
Am J Geriatr Psychiatry. 2015 Nov; 23 (11): 1117-26. doi: 10.1016/j.jagp.2015.05.009. Epub 2015 May 21

Accertare l’effetto protettivo della terapia ormonale sostitutiva (TOS) iniziata subito dopo la menopausa nei confronti della demenza di Alzheimer: è questo l’obiettivo dello studio condotto da Tonita E. Wroolie e collaboratori, del dipartimento di Psichiatria e Scienze comportamentali dello Stanford Center for Neuroscience in Women's Health, California (USA).
La ricerca è stata condotta su 68 donne con un elevato rischio di Alzheimer (e di età compresa fra i 49 e i 69 anni), la maggior parte delle quali avevano iniziato la terapia ormonale sostitutiva (con estrogeni equini coniugati o con 17β-estradiolo) nei primi mesi dopo la menopausa. Dopo almeno un anno di assunzione della terapia, sono state sottoposte a una valutazione delle funzioni cognitive e assegnate a due gruppi randomizzati: il primo ha continuato la TOS, il secondo l’ha interrotta. La valutazione cognitiva è stata infine ripetuta due anni dopo l’inizio della sperimentazione, con riferimento ai seguenti ambiti di prestazione:
- attenzione, memoria di lavoro e velocità di pensiero;
- memoria verbale;
- memoria visiva;
- funzioni esecutive;
- memoria soggettiva.
Nonostante la limitata dimensione del campione, lo studio ha prodotto risultati molto interessanti:
- le donne che hanno continuato la TOS hanno ottenuto risultati cognitivi migliori in termini di memoria verbale, attenzione, memoria di lavoro e velocità di pensiero;
- le donne che hanno assunto 17β-estradiolo hanno ottenuto risultati cognitivi migliori, in termini di memoria verbale, di quelle curate con estrogeni equini coniugati, indipendentemente dal fatto di avere proseguito o meno la terapia;
- tutte le donne il cui padre o la cui madre avevano sofferto di Alzheimer hanno manifestato un declino nella memoria verbale: tuttavia, nelle donne che hanno continuato la TOS il declino è stato meno grave;
- le donne senza familiarità per l’Alzheimer hanno manifestato un miglioramento della memoria verbale se hanno proseguito la terapia, e un peggioramento se l’hanno interrotta.
In conclusione:
- la TOS, soprattutto se a base di 17β-estradiolo e se iniziata subito dopo la menopausa, protegge le funzioni cognitive delle donne ad alto rischio di demenza di Alzheimer;
- il 17β-estradiolo garantisce una maggiore protezione rispetto agli estrogeni equini coniugati, e questo effetto protettivo permane, in parte, anche dopo l’interruzione della terapia;
- la TOS protegge anche le donne i cui familiari di primo grado siano stati colpiti dalla malattia.
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