Laven JSE, Louwers YV.
Can we predict menopause and premature ovarian insufficiency?
Fertil Steril. 2024 May;121(5):737-741. doi: 10.1016/j.fertnstert.2024.02.029. Epub 2024 Feb 19. PMID: 38382699
Prevedere l’insorgenza dell’insufficienza ovarica precoce (ossia prima dei 40 anni) implica la comprensione dei fattori che contribuiscono alla probabilità e alla tempistica di tale evento: da questo assunto prende spunto la review di Joop S.E. Laven e Yvonne V. Louwers, della Divisione di Endocrinologia riproduttiva e Infertilità dell’Erasmus University Medical Center di Rotterdam (Paesi Bassi).
Diversi fattori sono utilizzati per prevedere l’insufficienza ovarica precoce (premature ovarian insufficiency, POI), come i livelli sierici di ormone anti-mulleriano, inibina e ormone follicolo-stimolante, il conteggio dei follicoli antrali, la durata del ciclo mestruale e, più recentemente, alcuni marcatori genetici. In particolare, bassi livelli di ormone anti-mulleriano nelle giovani donne possono indicare un rischio maggiore di POI e facilitare una diagnosi precoce. E’ tuttavia importante sottolineare che prevedere la tempistica esatta della POI è difficile e che le variazioni individuali sono significative: sebbene questi fattori possano fornire alcune indicazioni, non sono indicatori infallibili.
I progressi della ricerca medica e delle tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la microscopia time-lapse (che permette di registrare l’evoluzione di un processo biologico a intervalli regolari e di documentarla con immagini che, una volta unite, creano un video), potrebbero portare a metodi più accurati in futuro. Al momento resta importante mantenere alta l’attenzione sui segnali predittivi, come le irregolarità mestruali e le vampate precoci, e sulle patologie che possono correlare con l’esaurimento precoce dell’attività ovarica, come la celiachia e, in generale, le malattie autoimmuni.